Gds: “Maxi-concorso, le norme per partecipare”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su un nuovo maxi concorso in città.

Ecco le norme per partecipare:

Ora c’è anche il bando, che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il prossimo 29 dicembre. E così può cominciare davvero il maxi concorso da 1.024 posti nei Centri per l’I m p i e go. Annunciato a fine 2019 e rinviato fino a oggi per problemi organizzativi. Si tratta del primo di una lunga serie di concorsi che porteranno la Regione ad ampliare di nuovo i propri organici. Quello per addetti ai Centri per l’Impiego è il più ricco concorso mai bandito. E l’assessore al Personale, Marco Zambuto, si attende oltre 100 mila domande: soprattutto per i 487 posti da istruttore di categoria C per i quali non è necessaria la laurea.

Costi per Regione e concorrenti. Il bando è stato messo a punto ieri dopo che è stata sbloccata da Musumeci la convenzione col Formez, l’agenzia che si muove nell’orbita del governo nazionale che curerà le selezioni e che per questo riceverà 471.948 euro dalla Regione. Somme che Palazzo d’Orleans preleverà dal proprio bilancio ma che in parte verranno pagate anche da chi parteciperà al concorso, visto che il bando prevede una quota di iscrizione da 10 euro.

I posti di categoria alta. Dunque il bando ha chiarito il primo nodo. I posti a concorso non saranno
1.100 come ipotizzato nel 2019: saranno 537 di fascia alta (categoria D) e 487 di fascia media (C) per un totale appunto di 1.024. È una premessa che farà sdoppiare il concorso in due selezioni molto diverse. La prima è quella riservata ai funzionari di categoria D: il bando precisa che si tratta di 119 specialisti amministrativi contabili, 344 specialisti del mercato e dei servizi del lavoro, 37 specialisti informatici e statistici e altrettanti analisti del mercato del lavoro.

Le lauree richieste. Per partecipare a questa selezione occorre la laurea in Scienze politiche, Scienze dell’Economia, Scienze delle pubbliche amministrazioni Scienze economico aziendali, Servizio sociale e politiche sociali, Programmazione e gestione elle politiche e dei servizi sociali, Giurisprudenza, Sociologia, Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua, Psicologia, Scienze pedagogiche, Informatica, Ingegneria informatica, Matematica, Scienze statistiche, Sociologia e ricerca sociale.

L’ultimo nodo. Ieri sera, al momento di andare in stampa, non era ancora stato sciolto l’ultimo nodo, quello della valutazione dei titoli, soprattutto quelli professionali e di servizio. È un passaggio chiave, che determinerà la graduatoria finale. Zambuto, che su questo in estate aveva lavorato con l’assessore al Lavoro Antonio Scavone, era orientato ad assegnare un punteggio variabile alla laurea (si ipotizzava un massimo di 6 punti) in base al voto finale, più una quota aggiuntiva per master e altre specializzazioni. Ma è essenziale anche chiarire il peso dell’esperienza professionale, i cosiddetti titoli di servizio che nel progetto originale potevano valere anche 4 punti in più e far fare un salto in avanti a precari vari e ai navigator (che comunque non avranno corsie preferenziali).

Prova d’esame e graduatoria. I titoli assumono un peso specifico decisivo perché le procedure semplificate che la Regione ha deciso di applicare per evitare di ingolfare gli uffici hanno cambiato il calendario delle prove. «Applichiamo il decreto Brunetta» sintetizza Zamuto. Significa che non ci sarà la classica preselezione a quiz. Ci sarà solo una iniziale valutazione dei titoli per ridurre i candidati. «Poi – spiega Zambuto – si passerà a una prova scritta che sarà la sola prova di concorso. Pr chi supera questa prova ci sarà la valutazione dei titoli professionali e di servizio per determinare la graduatoria». Dunque nessuna prova orale. Mentre l’unica prova scritta sarà a quiz ma senza la preventiva pubblicazione
delle domande-tipo.

La categoria C. Più semplice la procedura per i 487 posti di categoria C. In questo caso la
Regione cerca 176 istruttori amministrativi contabili e 311 istruttori operatori del mercato del lavoro. Il requisiti minimo è il diploma di scuola superiore. Anche in questo caso ci sarà una differenziazione fra il punteggio assegnato al titolo di studio (in base al voto finale) e quello legato alle esperienze professionali. Non ci sarà preselezione per titoli, tutti verranno ammessi all’unica prova scritta e poi solo una parte accederà alla valutazione dei titoli.

I tempi. La tabella di marcia è già stata definita da Zambuto. Il bando resterà aperto 30 giorni a partire dal 29 dicembre. Dunque a fine gennaio si saprà quanti partecipanti ci sono. Fra marzo e aprile la prova scritta ed entro giugno Zambuto prevede di arrivare alla graduatoria. L’immissione in servizio avverrà entro fine estate. Sono scadenze che faranno coincidere il concorso con le elezioni a Palermo e alla Regione.