Gds: “Martinelli carica: «Il Palermo non è in crisi, sotto col Messina»”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le parole rilasciate ieri in conferenza stampa dal centrocampista del Palermo, Alessandro Martinelli. Un derby per voltare pagina, il vicecapitano rosanero, non presta il fianco a chi vede un Palermo in crisi: «Noi siamo tranquilli, è un momento che possiamo chiamare di difficoltà, anche se secondo me non lo è. Alla fine veniamo da dieci vittorie consecutive, dobbiamo stare tranquilli. La fortuna, nel calcio, è che ogni settimana possiamo sempre far cambiare idea, a noi stessi e a tutti. Non vediamo l’ora di giocare questa partita per far andare via queste voci di mezza crisi». Partita di certo da non sottovalutare, contro un Acr Messina in forte ascesa e reduce da due successi con l’arrivo di Karel Zeman in panchina: «È un derby – prosegue Martinelli – contro una squadra forte che ad inizio campionato voleva essere lì su con noi a lottare. Dobbiamo pensare solo a noi stessi, non a quello che dicono gli altri. Le parole le porta via il vento, contano i fatti. Dobbiamo giocarci questa partita come tutte le altre, per portare a casa i tre punti che sono l’unica cosa che contano». Cercando di mettere da parte uno stato di forma non ottimale: «È un momento di stallo, ho degli acciacchi, ma non sono alibi. Cerco di dare sempre il 100%, ma non sempre riesco a fare quello che vorrei. Spero che questo periodo passi in fretta». Anche perché il Palermo non può permettersi adesso di far riposare qualcuno: «Tra infortuni e squalifiche è un momento di difficoltà, sì. Mancano Sforzini, Corsino, Crivello e gli squalificati, siamo un po’ corti, ma è in questa partita che si vede il vero gruppo. Saranno chiamati in causa giocatori che finora sono stati impegnati un po’ meno, ma vedrete che non ci sarà differenza. Non vediamo l’ora che arrivi questa partita anche per far vedere che tutta la rosa può giocare e fare la differenza in questa categoria». Ma soprattutto, per dimostrare che il ritorno sulla terra dopo le dieci vittorie consecutive non è stato traumatico: «Penso che da come ci alleniamo in settimana, questo cambiamento non si nota. Dopo dieci vittorie si parlava di vincerle tutte, magari mentalmente qualcosa può esserci. Dallo spirito che c’è in spogliatoio, però, noi siamo tranquilli e sereni. Lavoriamo come sempre, non penso ci siano problemi. Sapevamo che prima o poi, dopo dieci vittorie, ogni partita sarebbe stata quella buona per non vincere. Dobbiamo essere bravi noi, quando vediamo questi momenti, a prenderci anche un punto se capiamo che non riusciamo a portare a casa la partita. Senza fare stupidaggini o cose da giocatori inesperti». Un monito, diretto soprattutto agli under: «Noi giocatori di maggiore esperienza dobbiamo essere bravi a far capire ai giovani che in certi casi un punto può andare bene, come domenica scorsa, anche se volevamo la vittoria. Se capisci che fai fatica, ti devi accontentare». Fondamentale, inoltre, non perdere mai la calma, come accaduto invece contro il Savoia: «Anche domenica, dal primo tempo, hanno cominciato a perdere tempo e stuzzicarci. Fa parte del gioco, ma noi dobbiamo essere superiori e non guardare a queste cose, affrontando la partita come l’abbiamo preparata. Se giochiamo per come ci alleniamo, non ci sono problemi. Ogni gara sarà una guerra, dobbiamo essere bravi ad affrontarla nel migliore modo possibile, perché da ogni partita può svoltare la nostra stagione». A partire da quella di domenica, dove il fattore «Barbera» potrà rivelarsi determinante: «In trasferta – conclude Martinelli – troviamo campi piccoli e stretti, se non hai aggressività fai fatica, perché la tecnica lì conta relativamente. In casa, su un campo in erba perfetto, la tecnica invece si fa valere».