Il Palermo torna da La Spezia con un solo punto, dopo aver sciupato un doppio vantaggio nel finale. Una partita dai due volti per i rosanero, che per gran parte del match hanno mostrato solidità difensiva e capacità di gestione, per poi crollare nei minuti di recupero.

Come riportato da Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, alcuni giocatori hanno brillato, come Audero, subito decisivo tra i pali, e Magnani, autore di una prestazione dominante in difesa. Bene anche Ranocchia, che ha trovato il suo primo gol in campionato dopo 25 partite. Meno brillanti invece Nikolaou, protagonista in negativo sul gol del 2-1, e Dionisi, criticato per le scelte difensive nel finale.

Di seguito le pagelle del Giornale di Sicilia:

Audero 6,5
Subito titolare ma non c’erano dubbi che fosse così. Si presenta con un’uscita ad altissimo rischio sulla testa di Hristov che viene assolta da arbitro e Var, poi non commette più errori. Bravo su Mateju nell’occasione del gol annullato, lo stesso su Pio Esposito poco dopo. Perfetto nelle uscite, si fa sentire anche dai compagni.

Baniya 6,5
Torna dal via e fa ancora il braccetto di destra. All’inizio soffre un po’, in più rimedia anche un giallo evitabile per una manata a Cassata a metà campo. Piano piano cresce, nella ripresa rischia grosso in area su Salvatore Esposito. Fuori nel finale per evitargli rischi… penalti.

Nikolaou 4,5
Va in campo quando c’è solo da chiudere e tirare in porta. Non ci riesce. Pio Esposito lo anticipa e lo punisce. La sua entrata è stata una mossa poco efficace.

Magnani 7
Domina sulle palle alte e non sbaglia un colpo. Dirige la difesa con esperienza e sicurezza. Il migliore del reparto arretrato.

Ceccaroni 6,5
Un’altra partita impeccabile. Contede le briciole a Lapadula che spesso si trova a passeggiare dalle sue parti. Come sempre dà anche un contributo in avanti.

Diakitè 6
Deve marcare Reca che è bello tosto in fascia. Non sempre riesce a limitarlo, ma in generale si difende bene.

Blin 6,5
Finalmente titolare. Non gioca una partita da metà settembre e alla lunga si vede, però il suo senso tattico si nota subito. Inizia da mezzala destra, dopo un quarto d’ora si sposta al centro. Recupera tanti palloni e contribuisce in maniera sostanziosa alla difesa del risultato. Quando arrivano i gol dello Spezia, lui non c’è.

Segre 6,5
È come un diesel. Ci mette un po’ per alzare i giri e quando lo fa la sua presenza si avverte. Fa da diga ed è anche il primo a ripartire. È lui che ruba il pallone a Mateju, ad impegnare Chichizola e a consentire a Brunori di raddoppiare.

Lund 5,5
Perde il duello con Elia che lo salta in un paio di occasioni. Rimedia anche un giallo. In più non è sempre preciso quando deve attaccare. Al suo attivo un bel salvataggio su Vignali. Sostituito.

Pierozzi 6
Subito in partita sulla fascia sinistra. Il suo pressing è decisivo nell’azione del raddoppio.

Ranocchia 7
Aspetta 25 partite per segnare ma quel gol, dopo una manciata di secondi, è una perla. Dopo, tanto sacrificio, perché è la partita a richiederlo. Non tira mai indietro la gamba.

Brunori 7
Ha un compagno di reparto speciale e prova a dialogarci. Non sempre ci riesce, ma è tonico e ha tanta voglia. Corre e si sbatte, trova anche il quarto gol del suo campionato con una zampata da vero bomber. Fuori nel finale.

Di Francesco s.v.
Otto minuti più recupero da seconda punta, tocca solo un paio di palloni.

Pohjanpalo 5,5
Voto di incoraggiamento. Il primo tiro lo tenta al 48’, il secondo al 12’ della ripresa e Chichizola lo addomestica facilmente. Tanta lotta, ma poca intesa con i compagni. Ha bisogno di tempo. La sua partita finisce in anticipo.

Le Douaron 6
Anche lui si mette subito a lottare. Prova a riportare alta la squadra.

Allenatore Dionisi 5
Promosso per le scelte iniziali, soprattutto quella di Magnani al centro della difesa. Non convincono quelle finali: cambiare l’assetto della difesa è stata una mossa fatale. E l’alibi del pericolo giallo a Baniya non regge. La squadra aveva ormai preso le misure agli avversari e poteva essere rimessa su da centrocampo in su. Dopo quest’altro crollo nei finali di partita, il problema diventa anche psicologico.

Arbitro Ghersini 5,5
Fa salire i toni della contesa, dando l’impressione di farsi rispettare. Poi però va a controllare la gomitata di Mateju, la valuta da giallo e fa capire che forse il pallone andava restituito al portiere.