L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle pagelle del match pareggiato ieri dal Palermo a Cosenza.
Pigliacelli 6 – Non deve compiere neppure una parata. Viene salvato dal palo sulla botta da lontano di Calò. Intuisce la traiettoria sul rigore di Tutino, riesce a toccare la palla ma non evita il gol.
Diakité 6 – Non è certo il giocatore di qualche settimana fa. Impiegato in difesa a destra salva il bilancio personale grazie anche alla modestia degli attaccanti di casa ma va spesso in affanno. Lo salva la sua generosità.
Nedelcearu 6 – Una gara con poche insidie. Tutino parte da lontano, Antonucci pure, il Cosenza non ha un solo attaccante di peso e forte di testa. Se la cava senza troppi danni non facendo rimpiangere l’assenza dello squalificato Lucioni.
Ceccaroni 5 – Un errore, un solo errore, ma decisivo. Sarà stato sfortunato o ingenuo, ma è arrivato con un attimo di ritardo su quella palla per Tutino. Avrebbe dovuto controllarsi, frenare la sua corsa. Certo, a mente fredda è tutto facile. Resta il fatto che la sua incertezza è costata probabilmente al Palermo due punti.
Buttaro 7 – Un voto alto per il gol. A destra era annunciato Segre, Mignani preferisce lui che lo ripaga. Concede quasi nulla al temuto Frabotta e si fa trovare nel posto giusto al momento giusto. Il Palermo potrebbe avere trovato un giocatore «dimenticato» per questo finale di stagione.
Henderson 6,5 – Gioca con linearità, ha forza fisica e tiene bene il campo fin quando il caldo non prevale. Sembra entrato nel cuore di Mignani, che lo schiera nel suo ruolo naturale, interno di centrocampo a destra.
Gomes 6,5 – Con due giocatori al fianco, con una squadra più corta e compatta sembra più sicuro. Non sbaglia un solo passaggio, rende vano ogni tentativo di pressing, non trova la verticalizzazione e forse avrebbe dovuto osare la battuta dalla distanza con più coraggio.
Di Francesco 6 – Gioca mezzala a sinistra, al fianco di Gomes. La sua presenza conferisce densità e rapidità al palleggio del Palermo in mezzo al campo. In quella posizione limita i tentativi di dribbling e si propone il giusto, sempre a sinistra. Offre a Mancuso una buona palla in area.
Lund 6 – Giocare quarto di difesa è una cosa, giocare quinto di centrocampo è diverso e riesce a distendersi contenendo Zuccon con il sostegno di Ceccaroni. È suo il bel cross che consente a Buttaro di portare in vantaggio il Palermo. In leggera ripresa rispetto alle ultime prestazioni.
Mancuso 6 – Prova generosa al fianco di Brunori. Si muove tanto e riesce anche a colpire una traversa calciando in corsa. Contro una difesa non di primissima fascia avrebbe potuto fare qualcosa di più.
Brunori 6 – Avrebbe potuto fare qualcosa di più, ma il Cosenza ha giocato molto coperto e al suo attivo restano solo un paio di dribbling di buona fattura. Nel finale lascia il posto a Soleri.
Coulibaly 5, 5 – Va in campo al posto di Henderson, al suo attivo poco di buono. Non sembra reattivo nel modo giusto, sbaglia una serie di passaggi, insomma è coinvolto nel grigiore generale dopo il pareggio del Cosenza.
Soleri 6 – Una sufficienza per l’impegno che ci mette su ogni palla. Ma non scalfisce la difesa di casa.
Aurelio sv – Presidia la fascia sinistra senza incid e re.
Segre sv – Escluso a sorpresa dalla formazione iniziale gioca poco e con scarsa lucidità.
Insigne sv – La mossa della disperazione. Che non porta a nulla.
Allenatore Mignani 6 – Inculca principi come possesso di palla e autorevolezza. Le sue mosse danno risultati, la squadra sembra più serena, più padrona dei propri mezzi. Il Palermo non subisce mai il Cosenza, ma deve crescere ancora tanto per sperare nella Serie A.