L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla delle possibili riaperture anticipate volute dalle regioni in questa Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Risulta impensabile – scrive il quotidiano – di allentare ulteriormente le misure prima del 18 maggio, ma si apre uno spiraglio per la riapertura di cinema e teatri a giugno: come per le chiese, saranno previste regole precise per permettere agli spettatori – come sarà per i fedeli – di partecipare a spettacoli rispettando distanziamenti e sicurezza. «Si stanno valutando – spiega il presidente del’Iss – forme di partecipazione con numeri limitati di persone in luoghi confinati previo rispetto delle regole e con un percorso di garanzia dalla fasce orarie agli ingressi. Questo vale per tutti gli eventi che hanno tali caratteristiche». Con buona pace del governatore altoatesino Armo Kompascher la cui legge per riaprire da oggi negozi, bar, ristoranti, parrucchieri e musei «è già in vigore». Il ministro delle Autonomie Francesco Boccia ha impugnato il provvedimento: non essendo ancora pronte le linee guida nazionali sul lavoro. Musumeci intanto punta sulla carta del turismo: «Vogliamo sperare che a giugno, se si apre il passaggio da una Regione all’altra, si possa attivare un minimo di turismo. Se supereremo questo limite di blocco, in Sicilia saremo felici di ricevere chi proviene dalle altre regioni d’Italia, certo non possiamo pensare a un turismo straniero: ovviamente chi arriverà nell’isola si dovrà sottoporre alla misurazione della temperatura, dovrà mostrare l’autocertificazione e dovrà rispettare tutte le misure di sicurezza» .