L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sul passaggio della città di Palermo in zona arancione.
Alla fine in Musumeci ha prevalso la lettura ottimistica dei dati sui contagi. Sulla carta cambia pochissimo oggi: il livello di rischio arancione continua a obbligare ristoranti e pub al solo asporto e domicilio, in compenso riaprono i negozi. Se il ministro Speranza dichiarasse la Sicilia zona gialla, Palermo vedrebbe cadere d’un colpo quasi tutti i divieti.
Il governatore siciliano, infine, ha prorogato la zona rossa in 24 Comuni:
Aci Catena e Adrano in provincia di Catania; Baucina, Belmonte Mezzagno, Borgetto, Cinisi, Giardinello, Lascari, Mezzojuso, Misilmeri, Monreale, Partinico, Termini Imerese, Villabate e Villafrati nel Palermitano; Catenanuova e Cerami in provincia di Enna; Lampedusa e Linosa, nell’Agrigentino; Lentini in provincia di Siracusa; Marianopoli e Mussomeli nel Nisseno. Reiterata anche a Caccamo, Campofiorito e Cefalù, sempre in provincia di Palermo.