L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Edoardo Lancini, difensore del Palermo. «Sto vivendo questo periodo con grande preoccupazione – ammette il difensore -i miei genitori abitano in provincia di Brescia, ad Urago d’Oglio, sono sempre in contatto con amici e parenti e fortunatamente stanno tutti bene. Nessuno era pronto ad una situazione simile, personalmente mi dispiace essere lontano dai miei cari, ma adesso più che mai non bisogna mollare e fare ancora uno sforzo restando ognuno a casa propria. Gli insegnamenti del calcio mi hanno aiutato ad affrontare queste difficoltà con disciplina e forza mentale. C’è sempre il timore che il contagio del virus possa degenerare al Sud come è successo al Nord, ma la speranza è che tutto ciò possa finire al più presto e che il sacrificio di chi è stato colpito direttamente da questa tragedia non sia stato vano. È fondamentale rispettare le regole, per proteggere noi stessi e chi è più vulnerabile. C’è tanta voglia di tornare alla vita normale, anche se all’inizio credo che saremo condizionati. Mi piace stare in casa, ma è ovvio che non vedo l’ora di poter riassaporare la libertà. Mi mancano la mia fidanzata Paola ed i miei amici, sono fortunato perché abito insieme a Martinelli e se fossi stato da solo sicuramente sarebbe stata più dura». Con gli altri compagni, però, non mancano certo i contatti: «Ci sentiamo ogni giorno sul nostro gruppo WhatsApp, non è facile stare lontani perché sono una seconda famiglia. Mi diverto a seguire le dirette Instagram, in questo Pelagotti è il numero uno, quando appenderà i guantoni al chiodo potrebbe avere un futuro da showman. Sto leggendo molti quotidiani sportivi e spiace constatare che anche in un momento triste come questo non si perda occasione per scatenare polemiche. Dal canto nostro tutto ciò non ci riguarda perché ci sentiamo protetti, abbiamo il privilegio di avere alle spalle una società forte, competente ed ambiziosa: dal magazziniere al presidente Mirri, che è stata una piacevole scoperta per me, mentre le grandi qualità dei direttori Sagramola e Castagnini le conoscevo da tempo: a tal proposito voglio dedicare un pensiero al nostro ds, che pochi giorni fa ha perso la sorella. Ad emergenza superata spero si trovi una soluzione per terminare sul campo la stagione, ovviamente con la garanzia di poter disputare le gare in totale sicurezza. Sogno di poter indossare la maglia rosanero al più presto, giocare le ultime otto gare e vincere finalmente il campionato, per noi e per i nostri meravigliosi tifosi. È tutto quello che voglio».