L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sullo sbarco di altri 44 migranti. Hanno trascorso la notte sul molo Favarolo. Non è la prima volta, né sarà l’ultima che accade. Da quando è scoppiata l’emergenza Covid-19 e nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono i migranti, approdati nelle passate settimane, in quarantena, tutti coloro che vengono soccorsi o sbarcano autonomamente a Lampedusa restano, in attesa del trasferimento con il traghetto di linea, sul molo Favarolo. Ma ieri mattina, a causa del mare agitato, il traghetto non è arrivato: nella tarda serata di sabato è stata annullata la corsa. «Ancora una volta, come se fosse un imprevisto, come se non fosse mai accaduto, una settantina di esseri umani hanno passato la notte “in quarantena” sul molo – ha detto, ieri, in merito ai primi due gruppi di migranti approdati, il parroco di Lampedusa: don Carmelo La Magra – . Continuiamo tutti a dire che Lampedusa non ha le strutture adatte in questa circostanza, ma nulla cambia. Chi può intervenire e non lo sta facendo è colpevole. Come ci siamo ridotti? Quasi non ci facciamo caso, come sacchi della spazzatura».