L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle ultime disposizioni per l’allarme Coronavirus. Chi arriva in Sicilia dal Nord dovrà sottoporsi a quarantena. In particolare, si dispone di informare il medico di base e di mettersi in isolamento per chi negli ultimi quattordici giorni è stato in Lombardia e o nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, oltre ovviamente alle altre zone a rischio epidemiologico che sono state identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il numero verde siciliano per comunicare alle autorità i propri spostamenti è l’800458787 ma ci può anche registrare sul web, compilando l’apposito form attivato dall’assessorato alla Salute (https://www.costruiresalute.it/covid-19/scheda_registrazione.php) mentre la linea per le emergenze, a cui rispondono medici e volontari della Protezione civile regionale, è 800458787. «Tutti coloro che siano anche semplicemente transitati in tali aree – si legge nel comunicato esplicativo della Regione – devono comunicarlo al proprio Comune, al dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, nonché al proprio medico. E hanno l’obbligo, altresì, di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per quattordici giorni dall’arrivo; divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi e rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza». Nell’ordinanza, notificata ai nove prefetti, ai questori ed ai 390 sindaci dell’Isola, il Governatore richiama le competenze comuni a tutte le regioni italiane e quelle previste dal comma 2 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che conferiscono al presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità. Il mancato rispetto delle disposizioni comporterà le conseguenze contenute nell’articolo 650 del Codice penale («Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità») che recita che «chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro».