Gds: “La febbre, il test, la conferma: tre bergamaschi i contagiati. Adesso si valutano condizioni di un quarto visitatore”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sull’arrivo del Coronavirus a Palermo, arrivato tramite una coppia di Bergamo, risultata positiva ai primi test sulla malattia. Stesso situazione per un terzo componente della comitiva, mentre si stanno ancora valutando le condizioni di un quarto visitatore. Sono originari di Gandino Val Seriana, in provincia di Bergamo, e assieme ad altri 28 turisti si trovavano nell’hotel Mercure di via Stabile, in pieno centro di Palermo. Il loro paese è ad una decina di chilometri da Nembro, circa 10 mila abitanti, dove si sono verificati altri 4 casi, tutti passati dall’ospedale di Alzano Lombardo, che ieri è stato chiuso per precauzione, pare che nei giorni scorsi non abbia rispettato i rigidi protocolli di sicurezza. Marito e moglie e gli altri componenti del gruppo sono arrivati a Punta Raisi venerdì pomeriggio con un volo proveniente dall’aeroporto Orio al Serio di Bergamo. E non sono stati sottoposti a nessun controllo preventivo. Poco o nulla si sapeva allora dell’emergenza che stava per scoppiare in Lombardia, quando sono sbarcati non hanno trovato praticamente nessuno. Niente termo-scanner, nessuna indicazione, e così i trenta sono saliti a bordo di un bus che li ha condotti nell’albergo di via Stabile. Ma la signora, che ha 66 anni, a quanto sembra già venerdì sera non era in perfette condizioni, aveva mal di testa e accusava i classici sintomi influenzali. La sera è andata a cena in un ristorante vicino all’albergo e poi l’indomani ha iniziato la visita della città assieme al resto della comitiva. Lunedì pomeriggio la signora non è stata più in grado di continuare il suo tour. L’allarme è scattato intorno alle 14,30 quando la coppia si è sottoposta ad un controllo e fin dal primo accertamento al Policlinico di Palermo lei è risultata positiva. Aveva 37 e mezzo di febbre e tosse. Il marito invece al primo esame è risultato negativo, ma il test è stato poi ripetuto ed è risultato poi anche questo positivo. I campioni sono stati inviati subito allo Spallanzani di Roma per l’esito definitivo. Stesso discorso per un terzo bergamasco del gruppo. Le condizioni della donna sono buone, la febbre non è salita. Il marito invece è rimasto nell’albergo Mercure, assieme all’altro contagiato e agli altri componenti della comitiva e nessuno di loro può adesso lasciare le stanze. Sono in quarantena, almeno per una quindicina di giorni, ma la scadenza del termine non è stata ancora fissata. Controllo mirato anche sull’autista del bus che ha portato in giro la comitiva, è già stato contattato dalle autorità e si è messo volontariamente in quarantena.