L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Erdis Kraja, centrocampista del Palermo: «Sicuramente è stata una grandissima emozione, perché davanti a così tanti spettatori sarebbe strano non emozionarsi. È solo l’inizio, è stato solamente un gol e spero di farne sempre di più. L’importante era ottenere la vittoria e il mio contributo l’ho dato. Davanti a così tanta gente non avevo giocato mai. C’era molto pubblico al Tardini di Parma per la finale del campionato Primavera dello scorso anno, però il Barbera è una cosa incredibile. Il calore che c’è qui non lo si trova da nessuna parte». Il primo pensiero dopo il gol è andato alla stessa fonte d’ispirazione per il numero di maglia, ovvero il papà: «La rete la dedico sicuramente a lui, così come a lui ho dedicato il numero 73, che è il suo anno di nascita. Diciamo che sono un giocatore molto duttile, gli allenatori mi provano un po’ ovunque e io cerco di dare il massimo in qualsiasi ruolo. Riesco a coprire bene gran parte dei ruoli centrali. Vogliamo metterci tutti in mostra ed è l’unica cosa che conta, tutti gli under sono di ottimo livello e vengono da società importanti e sono ragazzi che si impegnano, io per primo. Diamo sempre il massimo e quando l’allenatore ci chiama in causa rispondiamo sempre presente. Il terreno di gioco qui è stupendo, ma è più largo. Se pressiamo alti, dobbiamo correre di più e c’è un maggiore dispendio di energie. Per essere la prima partita, però, ci siamo adattati benissimo. Non siamo al massimo della condizione e nel secondo tempo s’è visto, ma cerchiamo di adattarci a qualunque tipo di campo, sia in casa che fuori. Personalmente mi sono trovato molto più a mio agio qui in casa, il manto erboso è ben tenuto e i giocatori di qualità spiccano. Per il resto, ci adattiamo a qualsiasi campo. Già in questa partita si è visto un miglioramento – conclude Kraja – e secondo me non ci vorrà molto tempo per essere al top della forma. Stiamo lavorando sulla strada giusta e stiamo dando tutti il massimo, anche nelle amichevoli».