L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Juve-Stabia-Palermo e lo fa attraverso le parole del doppio ex Ferrara.
Chi conosce bene entrambe le piazze è Ciro Ferrara, ex difensore del Palermo dei «picciotti» di Arcoleo, che con i rosanero ha disputato quattro campionati di Serie B dal 1993 al 1997, diventato allenatore tra le altre proprio delle «vespe» stabiesi. A Castellammare ha allenato dal 2017 al 2019, dapprima come tecnico e successivamente come vice di un altro ex palermitano, Fabio Caserta.
«Sottovalutare la Juve Stabia? Assolutamente no, anche perché la Juve Stabia storicamente fa del proprio campo un punto di forza. Il pubblico sugli spalti si fa sentire ed è molto influente, tanto più ora che c’è voglia di tornare allo stadio e c’è fame di calcio, per i risultati ottenuti di recente. Poi è vero che ancora deve sbloccarsi, ma sia la Juve Stabia che il Palermo mi sembrano essere in fase di rodaggio. Hanno entrambe organici per ambire al salto di categoria, però sono in ritardo e non hanno trovato il giusto ritmo, pur avendo un valore molto superiore a quello mostrato finora».
«Palermo ha fatto anche la C2, dopo che sono andato via è retrocesso ed è stato ripescato. Il blasone da solo non basta ad affrontare e proprio a Palermo lo dovrebbero sapere bene. Ci vuole una società solida alle spalle, il Palermo ha fatto grandi cose quando ha avuto presidenti importanti. Una volta venuta a mancare questa forza, non c’è stata più la solidità che ti permette di investire in giocatori importanti. Poi, anche se hai una buona squadra, non è detto che riesci a vincere in questa categoria».