Gds: “Italia. La morsa del caro-carburanti costringe i tir a fermarsi. Lo stop da lunedì. Coop: «La merce non manca»”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul caro carburante in Italia.
Si avvicina sempre più il rischio concreto di un blocco dell’autotrasporto, settore tra i più colpiti dall’aumento dei carburanti. Il governo cerca di mediare. Martedì è previsto un incontro con la viceministra Teresa Bellanova e sono già sul tavolo 80 milioni di aiuti. Ma le diverse organizzazioni di settore spingono: il problema è ora, la soluzione sul caro-carburanti non è più rinviabile. Così mentre Unatras ha già annunciato l’agitazione per il prossimo 19 marzo, ieri Trasportounito ha rotto gli indugi e si è spinto più avanti: lunedì stop dei tir. «Si tratterà – spiega Maurizio Longo, segretario generale dell’organizzazione –di una sospensione dei servizi di autotrasporto merci finalizzata ad evitare un ulteriore indebitamento per le imprese».
Non dovrebbero esserci blocchi ma, ad esempio in Sardegna, si annuncia un presidio. Una situazione che allarma non poco i consumatori che ricordano: in Italia l’85% dei beni viaggia su gomma. Uno stop vorrebbe dire meno rifornimenti di merce al commercio ed una inevitabile, ulteriore, impennata dei prezzi. Ma la Coop, più in generale spiega: attualmente, nonostante alcuni «accaparramenti a livello locale» la merce non manca. I sostegni al settore sono attualmente cifrati in 80 milioni, ma non riguardano il caro-carburante. Ora le richieste sono altre: rivedere la clausola del gasolio nei contratti di trasporto e intervenire a livello fiscale oppure con ulteriori agevolazioni. Allarmati i consumatori: «Il blocco avrà effetti diretti sulla collettività, portando ad una impennata dei listini al dettaglio nei negozi e nei supermercati», afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi. Tutti guardano alle mosse del Governo: «servono provvedimenti urgenti – dice Luigi Sbarra, segretario nazionale della Cisl – quanto fatto finora non basta».