Gds: “Italia. Bollette, a caccia di 7 miliardi. Mano tesa a famiglia e imprese”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul caro bollette.
Gestire la difficile fase dell’emergenza e guardare avanti, ai prossimi inverni, per non arrivare di nuovo a mettere in crisi famiglie ed economia. Si muove lungo queste due direttrici il nuovo intervento per arginare il caro-energia a cui il Governo sta lavorando e che metterà in campo la prossima settimana. Il premier Mario Draghi lo ha spiegato chiaramente: i 9 miliardi e mezzo di euro stanziati negli ultimi trimestri «sono imponenti ma non sono sufficienti», e quindi occorre un nuovo aiuto a famiglie e imprese perché «la priorità è una crescita sostenuta» ed «è fondamentale che non sia strozzata dal caro energia». Dopo il sostegno inserito in legge di bilancio e quello del primo decreto bollette, che hanno contribuito con 5,5 miliardi di euro a coprire i maxi-costi dell’energia per il primo trimestre, arriva ora un nuovo intervento che dovrebbe rientrare nello stesso ordine di grandezza.
Si proverà a tirare fuori anche qualcosa di più, ma sempre nei limiti del bilancio, perché uno scostamento dal deficit programmato continua ad essere escluso. Diverse le strade per arrivare all’obiettivo di alleggerire i costi per tutti. Per quanto riguarda le famiglie si studiano nuovi sostegni, possibilmente allargando la platea di chi ha beneficiato dei bonus sociali che hanno azzerato i rincari nel primo trimestre. Potrebbe quindi alzarsi il tetto Isee per accedere alle agevolazioni. Un altro intervento allo studio è quello sull’offerta di energia: l’idea è di potenziare la produzione, aumentando la capacità estrattiva di gas nazionale.
E per andare incontro alle imprese, ci sarà quella che Draghi ha chiamato «fornitura a prezzo calmierato e certo», che potrebbe essere anche una delle soluzioni strutturali: le imprese in difficoltà, soprattutto quelle energivore, avrebbero accesso ad uno stock di energia a tariffe fisse e controllate, proprio grazie all’aumento delle riserve nazionali. Il ministro dell’Economia Daniele Franco non nasconde che la situazione è complessa e delicata. E che «data la dimensione dell’aumento dei prezzi dell’energia», gli interventi realizzati finora «non possono annullare l’impatto su famiglie e imprese».