L’emergenza Coronavirus non si appresta a fermarsi sia in Italia che in Sicilia, ogni giorno ci sono nuovi casi. Ieri sul volo Roma-Palermo, un passaggero è risultato positivo al Covid-19, il giovane arrivava da Dublino, adesso per i passeggeri dell’aereo scatterà la quarantena. L’edizione odierna di “Il Giornale di Sicilia” fa il punto della situazione su quest’ultimo caso. L’allarme Coronavirus è scattato anche all’aeroporto di Punta Raisi, dove giovedì sera sono state messe in atto le misure sanitarie dopo l’arrivo del volo Alitalia AZ1795 da Roma a Palermo sul quale c’era anche un ragazzo palermitano che era stato trovato positivo al Coronavirus in Irlanda, dove si trovava insieme a 15 colleghi selezionati da Ryanair per un corso di assistenti di volo. Il giovane era stato autorizzato dalle autorità irlandesi a imbarcarsi su un volo per l’Italia, via Bruxelles, malgrado non fosse stato sottoposto a un tampone di controllo al termine della quarantena in una struttura di Dublino. Al suo arrivo a Fiumicino il giovane ha fatto presente la sua situazione alle autorità sanitarie, che hanno deciso tuttavia di farlo imbarcare egualmente dopo averlo visitato e avergli fatto indossare guanti e mascherina.Una volta giunto a Palermo il ragazzo è stato preso in carico dall’Asp di Palermo che lo ha trasportato in ambulanza al Covid Hospital di Partinico dove è stato sottoposto al tampone e ad altri esami che non hanno evidenziato fino ad ora una situazione allarmante, I risultati del tampone si conosceranno oggi. Gli altri colleghi del giovane, tutti positivi anche loro al Coronavirus dopo avere svolto la parte iniziale del corso per assistenti di volo a Bergamo, si trovano ancora in un albergo di Dublino in attesa che l’ambasciata decida sul loro eventuale rientro in Italia. I passeggeri del volo arrivato da Roma, in tutto una cinquantina, adesso rischiano la quarantena. Sull’aereo c’erano anche i senatori Renato Schifani e Vincenzo Santangelo, il segretario generale di Federfarma, Roberto Tobia. «Ho preso l’aereo da Roma alle 17,30 – racconta Santangelo -. Ci siamo imbarcati senza alcuna difficoltà, ci hanno disposto in maniera alternata, a scacchiera, poi a un certo punto questo ragazzo, seduto non molto distante da me, ha informato l’hostess che stava tornando da Dublino dove era risultato positivo al Covid. All’arrivo sono stati fatti scendere prima i passeggeri più distanti, mentre quelli che stavamo seduti tra le file 11 e 14, più vicini al ragazzo, siamo rimasti a bordo. Poi dopo un po’ di attesa siamo scesi pure noi e siamo stati accompagnati in un’area isolata dell’aeroporto, in una stanza adibita al caso con la presenza di un medico. Prima di lasciare l’aeroporto abbiamo compilato un modulo, nessuno presentava sintomi». Ieri la Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, ha precisato che su indicazione dell’Usmaf, la sanità marittima e aeroportuale – che già da tempo garantisce un canale sanitario, con serrati controlli sui passeggeri dei pochi voli in entrata e in uscita dall’aeroporto -, da settimane ha attivato tutti i protocolli che riguardano la lotta al Covid-19, con un programma di sanificazione degli ambienti aeroportuali.