L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sugli effetti dell’emergenza Coronavirus. Treni, bus, aerei, navi alle prese con cancellazioni, blocchi, tagli, sospensioni di attività e proteste. La Sicilia dei trasporti al tempo del Coronavirus vive alla giornata ed è quotidianamente alle prese con problemi e variazioni rispetto al giorno prima. Trenitalia e la Regione Siciliana hanno rimodulato l’offerta in tutta l’Isola, con molte corse che sono state momentaneamente cancellate soprattutto da Palermo all’aeroporto «Falcone-Borsellino», visti i pochi voli attualmente in partenza dallo scalo del capoluogo siciliano. In totale sono stati cancellati per ora circa 88 corse giornaliere su 442 in totale, anche da e per Agrigento, Caltanissetta e Catania. Proprio nella cittadina etnea la Gestione Governativa della Ferrovia Circumetnea comunica che a partire da da oggi al 25 marzo il servizio viaggiatori sulla tratta ferroviaria extraurbana e sulla tratta metropolitana Nesima-Stesicoro sarà sospeso. Per quanto riguarda gli aerei, per capire la dimensione del problema basterebbe guardare il tabellone dei voli previsti al «Falcone-Borsellino» ieri: pochissimi, 15, contro una media di 50. E ieri infatti è arrivata la richiesta del presidente dell’Enac, Nicola Zaccheo, secondo quanto si apprende, alla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli di tenere aperto soltanto alcuni scali, diciassette in tutto, vista appunto la riduzione dei voli dovuto all’emergenza. Tra questi ci sarebbero Palermo, Catania, Pantelleria e Lampedusa.