L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle pensioni. Da oggi intanto si cominciano a pagare le pensioni, per le quali ci si potrà recare presso un ufficio postale (anche non il proprio, ma il più vicino) secondo l’ordine alfabetico stabilito dalle Poste (oggi cognomi A e B). In proposito il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha affermato che l’Istituto non ha problemi di liquidità fino a maggio, e che comunque la sospensione dei pagamenti dei contributi per le aziende bloccate dall’emergenza Coronavirus e le indennità del «Cura Italia» non comporteranno un rischio per il pagamento delle pensioni. Da lunedì invece via alle domande per i sostegni economici previsti dal «Cura Italia» per partite Iva, autonomi, lavoratori agricoli, del turismo e dello spettacolo. Per i bonus verrà attivata sul sito dell’Istituto una «procedura semplificata con un Pin semplificato». Per il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, i 600 euro di indennizzo per il mese di marzo «sono rivolti a tutta la platea dei lavoratori autonomi e devono essere resi disponibili entro questo mese. Dalla settimana prossima l’Inps metterà sul sito il modulo per la richiesta on line, che dovrebbe portare l’accredito tempestivo sul conto corrente». Invece le domande per la cassa integrazione e per il congedo parentale sono già attive. Per quanto riguarda la domanda per la cassa integrazione con la causale Covid-19, essa potrà essere presentate «entro pochissimi giorni e il pagamento al lavoratore da parte dell’Inps avverrà entro 30 giorni dalla domanda», spiega il ministro. Che spiega anche che la moratoria sui prestiti e i mutui alle imprese «è obbligatoria e immediatamente attivabile, con una semplice mail in Pec che si manda alla banca. Deve essere attuata, non è una opzione». Bisogna invece sbrigarsi per ottenere il voucher baby sitter (per il quale occorre preventivamente attivare sul sito dell’Inps il Libretto Famiglia sulla piattaforma delle prestazioni occasionali): varrà infatti l’ordine di presentazione della domanda per ottenere il bonus previsto dal decreto «Cura Italia» per le famiglie alle prese con i figli a casa per la chiusura delle scuole. Il bonus è di 600 euro, può essere chiesto in alternativa al congedo parentale dai genitori lavoratori di figli fino a 12 anni alla data del 5 marzo e sale a 1.000 euro per il personale sanitario, per le forze dell’ordine e per il personale impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.