L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla riduzione dell’inquinamento a Palermo. Dove per anni non sono riusciti Ztl, isole pedonali tram e chi più ne ha più ne metta, è riuscita la pandemia che ha costretto gran parte della popolazione a stare a casa e, di conseguenza, a ridurre drasticamente il peso dei mezzi sulle strade. Traffico praticamente ridotto a zero e, soprattutto, netto calo dell’inquinamento dell’aria. Abbastanza facile intuirlo, visto quello che sta accadendo, ma a dirlo adesso sono anche dati scientifici che riguardano pure il capoluogo siciliano. I dati rilevati dal satellite Copernicus sentinel 5P, con le foto elaborate dalla piattaforma Onda della Serco di Frascati, mostrano in modo chiaro come, nel giro di un mese, con la drastica riduzione del traffico veicolare e di tutta una serie di attività inquinanti. La riduzione drastica del traffico veicolare e il passaggio allo smart working hanno portato a una riduzione netta delle polveri sottili. Questo sicuramente ha un beneficio per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico e quindi l’incidenza delle malattie respiratorie.