L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione dei 70 senza dimora che vivono senza un tetto. Il Comune ha scelto di ospitarli presso l’Albergo delle Povere, dove le persone in stato di grave marginalità troveranno operatori per il triage, un posto dove dormire e trascorrere le giornate. L’assessore alla Cittadinanza sociale, Giuseppe Mattina, il sindaco Leoluca Orlando, l’unità delle Emergenze sociali, in rete con tutte le associazioni che operano sul territorio, stanno lavorando da giorni per trovare risposte ai casi più difficili. «Le unità di strada hanno operato tutte le sere, hanno l’autorizzazione per stare fuori e portare aiuto a chi vive in strada – spiega Mattina – Mi auguro che tutti i senza dimora accettino di trasferirsi nella nuova struttura e vi restino». In questo momento tutte le strutture cittadine destinate all’accoglienza sono al completo. Il dormitorio di piazza della Pace, gestito dalla Danza delle Ombre, resta aperto anche di giorno per una trentina di persone. Grande attenzione anche ai circa mille ospiti delle varie sedi della missione Speranza e Carità. L’obiettivo è quello di tenere le persone all’interno delle strutture, per evitare rischio di contagio, ma anche quello di non far mancare loro il necessario sostentamento. «Abbiamo sentito la vicinanza del prefetto, dell’arcivescovo, del sindaco, della Caritas, del Banco alimentare – racconta Riccardo Rossi, volontario e delegato alla comunicazione – La Regione ha recapitato anche 2 mila mascherine. Noi abbiamo affisso cartelli nelle sedi della missione per spiegare quali sono le norme da rispettare. In questo momento è tutto sotto controllo». Alla missione femminile i Barbara Occhipinti, volontaria, e una donna accolta hanno realizzato le mascherine in tessuto. Adesso servono prodotti igienizzanti, ma anche traverse e pannoloni nella sede di via Archirafi.