L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle misure per arginare l’emergenza Coronavirus a Palermo. Ortofrutticolo e ittico – a partire rispettivamente da sabato e da lunedì – rimarranno chiusi e dunque oggi lavorano. Questa situazione permarrà finché non riuscirà a trovare un modo per contingentare gli accessi e prevenire assembramenti all’interno. Che poi erano le due criticità già da giorni sotto osservazione degli esperti. E dopo la sospensione della zona a traffico limitato, il Comune vara un’altra serie di misure per accelerare le misure di contenimento del virus. Anche ieri gli assessori si sono riuniti in teleconferenza e hanno approvato alcuni provvedimenti che entreranno in vigore praticamente da subito. Da lunedì circa 2.200 dipendenti trasferiranno l’ufficio nel salotto di casa. Si tratta di quella fetta di dipendenti per i quali l’accesso al computer è considerato parte integrante e principale della loro occupazione giornaliera. A questi si aggiungeranno circa 250 altri dipendenti che avranno inoltre accesso da remoto, e con protocolli di sicurezza potenziati rispetto agli altri perché trattano dati e svolgono operazioni sensibili come i mandati di pagamento. Si tratta in particolare di coloro che gestiscono flussi informativi di particolare riservatezza. «In questo modo – spiegano il Leoluca Orlando e l’assessore Giambrone – riusciremo a rispettare il dettato del governo nazionale che impone di non chiudere gli uffici, concentrando l’attenzione su quelli in questo momento essenziali. Allo stesso tempo permetteremo ai dipendenti di continuare a lavorare senza le preoccupazioni che questa situazione sta facendo montare in maniera spesso incontrollata».