Gds: “Incubo Coronavirus Palermo, che fatica… senza le palestre e l’abbonamento resta a casa. Federconsumatori «Il rimborso? Meglio trovare un accordo per la sospensione»”
L’emergenza Coronavirus ha praticamente bloccato tutto il mondo, la pandemia continua in Italia, dove sono chiuse anche le palestre. L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” fa il punto della situazione, cosa ne sarà degli abbonamenti già pagati? In teoria come in ogni attività quando il servizio non viene fornito, dovrebbe essere previsto il rimborso. Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo, ha voluto commentare questo particolare aspetto legato alle palestre: ««Fermo restando il diritto al rimborso si può comunque trovare un accordo alternativo, che preveda la sospensione del contratto e il recupero del mese o dei mesi perduti alla riapertura. Se gli abbonamenti sono trimestrali, semestrali o annuali, occorre guardare bene le clausole: alcune potrebbero essere vessatorie e prevedere che in nessun caso spetti nulla al cliente e una volta firmato questo purtroppo vale. Le palestre devono tutelare i loro clienti, perché sono la loro ricchezza e la soluzione più semplice è prolungare l’abbonamento per i mesi già pagati in cui è stato impossibile usufruire del servizio». E se l’abbonamento di lunga durata è stato pagato con un finanziamento? «È lo stesso e il punto di riferimento del cliente resta la palestra, con la quale trovare un accordo. Per sicurezza si può scrivere una raccomandata o mandare una mail certificata (pec) sia alla palestra che alla finanziaria, spiegando la situazione. La cosa da non fare assolutamente è non pagare le rate del prestito, perché dopo la seconda che si salta si finisce poi nella black list e ci si preclude la possibilità di chiedere altri finanziamenti». Il rischio, però, è anche che le attività più piccole possano non sopravvivere al Covid-19 e che quindi non ci sia più la palestra in cui recuperare i mesi perduti. «In caso di cessazione e fallimento la situazione per il cliente diventa più complessa ed è bene affidarsi ad associazioni dei consumatori e professionisti, anche per valutare i pro e i contro: finire in coda alla lista dei creditori di un’azienda per recuperare poche centinaia di euro non è la soluzione ideale. Nel caso in cui si fosse attivato un prestito, è bene scrivere alla finanziaria per spiegare il problema e vedere come risolverlo».