L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sull’incubo Coronavirus in Sicilia. Superato il tetto dei 1000 contagi, con altri decessi per un totale di 36 vittime. Tra queste, un uomo di 55 anni con problemi respiratori, morto in terapia intensiva al Civico di Palermo – mentre la moglie, risultata positiva al Covid 19, si trova ricoverata all’ospedale Cervello – e un sessantasettenne di San Cataldo in degenza a Caltanissetta, affetto da altre patologie. Ma a pagare il tributo più alto stavolta è Messina, che al momento conta sei decessi in tutto. Gli ultimi tre ieri: due uomini di 74 e 90 anni, e una donna di 88, tutti ricoverati al Policlinico «Martino» e, fino a poco tempo fa, ospiti della casa di riposo «Come d’incanto», la stessa in cui alloggiava la donna di 97 anni infettata dal virus e deceduta nei giorni scorsi. Ieri, dopo 62 casi di contagio riscontrati fra gli anziani, la struttura è stata finalmente evacuata e tutti gli ammalati sono stati trasferiti nelle diverse strutture sanitarie della città mentre gli otto ospiti non infettati si trovano adesso in un’altra Rsa e gli operatori, quasi tutti positivi, in isolamento domiciliare. Desta preoccupazione l’Ircss Oasi Maria Santissima di Troina, dove su quasi 200 tamponi effettuati è salito a 70 il numero delle persone contagiate, di cui 45 degenti e 25 operatori, tanto che il sindaco, Fabio Venezia, ha chiesto l’invio di personale medico militare per supportare l’attività di assistenza. Nel capoluogo, invece, l’allarme è suonato ieri al carcere Luigi Bodenza, perché un agente penitenziario è stato trovato positivo al virus e «ricoverato in ospedale insieme ad altri dieci colleghi con sintomi, febbre e qualcuno con difficoltà respiratorie». Sul fronte degenti c’è una notizia positiva: calano da 80 a 68 le persone in terapia intensiva, anche se va considerato che nelle ultime ore 11 tra gli ammalati più gravi sono deceduti. Su scala provinciale, quando si registrano in tutto 36 persone guarite dall’inizio dell’emergenza, il bollettino regionale conta ben 321 casi a Catania, 212 a Messina, 197 a Palermo, 126 a Enna, 63 a Siracusa, 52 ad Agrigento, 49 a Trapani, 48 a Caltanissetta e 27 a Ragusa. Ma nelle ore successive al dispaccio, diffuso come di consueto nel primo pomeriggio di ieri, i numeri del contagio nell’Isola erano già aumentati, come nell’Ennese, dove i pazienti a fine giornata sono saliti a quota 133, con un incremento di quasi il 40% rispetto a mercoledì scorso. Sulla questione dei test, ieri è intervenuto anche Francesco Vitale, professore di Igiene e Medicina preventiva all’università di Palermo e componente del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Coronavirus, chiarendo, «in relazione alle notizie di stampa che attribuiscono un valore centrale all’accertamento di positività per i pazienti sintomatici», che «il principale metodo, anche nel paziente Covid 19, è la valutazione clinica. Il tampone, semmai, ha la funzione di accertare, dal punto di vista virologico, ciò che è stato valutato dalla anamnesi».