L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sullo scontro a Messina per l’apertura domenicale dei supermercati. L’ordinanza 61 del sindaco Cateno De Luca che autorizza l’apertura domenicale degli esercizi alimentari con orario 7-13, al fine di evitare gli assembramenti del sabato, ritenuti in questa fase emergenziale inutili e pericolosi. Una misura preventiva che dopo un iniziale disaccordo espresso la settimana scorsa, il prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi, ieri aveva mostrato invece di condividere avallandone l’applicazione. Un orientamento positivo ribaltato, a distanza di qualche ora, da una nuova comunicazione diffusa in serata dalla Prefettura che ribadiva al contrario la validità del decreto regionale di chiusura, smentendo di fatto quanto stabilito qualche ora prima. «Non possiamo essere ostaggio della malaburocrazia – taglia seccamente De Luca – gli esercenti che domani (oggi, ndr) vogliono rimanere aperti, sono autorizzati a farlo dal Comune, nel rispetto del decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Verificherò personalmente l’andamento delle aperture con gli operatori commerciali, al fine di scongiurare problemi e possibili sanzioni. Non è accettabile cambiare idea di continuo. I messinesi sapendo che i supermercati domani sarebbero rimasti aperti, oggi (ieri ndr) giustamente non hanno fatto la spesa, adesso quando tutto è già chiuso gli diciamo che non era vero. Per me chi vuole rimanere aperto, lo potrà fare senza paura di sanzioni». La palla oggi sarà in mano ai commercianti della città che dovranno decidere se alzare come permette il sindaco De Luca le saracinesche, oppure tenerle abbassate, come ha ribadito il prefetto in ossequio al decreto della Presidenza della Regione.