L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sull’inchiesta avviata dalla Procura di Enna per l’ipotesi di epidemia colposa. Come mai alla signora Maria Di Gregorio, morta sabato all’ospedale Chiello di Piazza Armerina dopo il ricovero all’Umberto I di Enna con problemi respiratori, è stato effettuato il tampone solo dopo il decesso e non prima? La signora è l’unico caso di Coronavirus confermato a Pietraperzia ma si aspetta l’esito del tampone su un’altra persona che è in isolamento. La signora Di Gregorio, una pensionata di 74 anni, persona molto conosciuta perché era stata impiegata di stato civile al Comune di Pietraperzia, aveva iniziato a stare male il 7 marzo scorso. Era stata trasferita, quindi, all’ospedale Umberto I di Enna dove non si sarebbero resi conto che i sintomi che presentava erano tipici della infezione da Covid -19. La signora quindi, nonostante i sintomi, era stata trasferita all’ospedale Chiello di Piazza Armerina, dove è morta sabato. La magistratura ennese ha aperto un fascicolo d’inchiesta con l’ipotesi di epidemia colposa. «Si dovrà fare chiarezza spiega il procuratore di Enna, Palmeri – sul perché la signora sia stata trasferita in un altro ospedale, ma anche sul perché non si stata sottoposta al tampone in presenza dei sintomi».