L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Daniele Del Re, fisico delle particelle dell’Università Sapienza-Roma e dell’INFN, secondo cui i decessi collegati al Covid sarebbero il doppio dei dati ufficiali: «Chi muore senza che venga fatto un tampone resta fuori dalle registrazioni. Soprattutto all’inizio dell’epidemia sono stati fatti meno tamponi e quindi c’è stato un discostamento maggiore dai dati reali, mentre ora pian piano lo scarto sembra ridursi. Sono usciti i dati Istat sui decessi in Italia fino al 4 aprile. Questi dati non dipendono dai tamponi ma sono oggettivi, lì tutti i decessi sono registrati dalle anagrafi. E abbiamo visto che c’è un forte scostamento tra il dato dei decessi nel periodo 1 marzo – 4 aprile e lo storico degli anni precedenti. Uno scostamento che è molto superiore a quello presente nei dati ufficiali. Questa rapida salita dei decessi indica che i morti per il nuovo coronavirus sono circa il doppio di quelli registrati. Il risultato è più del doppio, ma come dicevamo già si intravede quanto era prevedibile, cioè che all’inizio lo scarto tra le vittime registrate e quelle non registrate era molto alto, poi con l’aumento dei tamponi è andato diminuendo».