Gds: “Incubo Coronavirus. I supermercati oggi sono chiusi e il sabato passa in fila per entrare. Lunghe le attese da Palermo a Catania. Ma Musumeci insiste: «Non torno indietro»”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle lunghe file per entrare nei supermercati. In tutta la Sicilia, oggi per la prima domenica, tutte le attività commerciali saranno chiuse per limitare al massimo le occasioni di contagio. Rimarranno aperte le farmacie di turno e le edicole, ma si fermeranno anche tutte le attività di consegna del cibo a domicilio. È per questo che da ieri mattina i cittadini hanno atteso di entrare a fare la spesa tenendosi a debita distanza e in alcuni casi si sono messi in fila anche qualche decina di minuti prima dell’apertura. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha dichiarato di rimanere fermo sulle sue posizioni, confermando la chiusura in Sicilia dei supermercati e dei negozi di generi alimentari la domenica. «Mi assumo la responsabilità delle mie decisioni – afferma – condivise peraltro con i sindaci e l’Anci regionale. Non intendo tornare indietro e rimango fermo sui miei passi, convinto che bisogna evitare inutili e pericolosi assembramenti il giorno della domenica. Come accaduto fino alla scorsa settimana. Ci si abitui agli acquisti nei giorni feriali. Sono invece favorevole – conclude Musumeci – ad un eventuale prolungamento degli orari di apertura e chiusura di supermercati e negozi di generi alimentari. Questa decisione però non spetta al presidente della Regione ma ai sindaci». Oltre alla psicosi da spesa, c’è chi ha il dubbio che le chiusure domenicali e gli orari ridotti di apertura dei negozi possano al contrario fare aumentare i contagi data l’affluenza e l’assembramento di persone. A Palermo lunghe file soprattutto nei supermercati delle zone ad alta densità abitativa, ma anche negli ipermercati dei centri commerciali. La distanza di sicurezza spesso non è stata rispettata. A Villabate disposta la chiusura anticipata degli esercizi alimentari nei giorni feriali alle 14 per i generi alimentari di piccola e media grandezza e alle 16 per i supermercati e i discount. L’ordinanza disposta dal sindaco Vincenzo Oliveri, secondo Biagio Rosato, componente della segreteria provinciale di Diventerà Bellissima, «in realtà rischia di avere un effetto opposto a causa dell’apertura concentrata in un arco di tempo limitato rispetto a quello normalmente in vigore. Infatti, si sono formate lunghe code, con assembramenti pericolosi in quanto potenziale causa di contagi». A Balestrate un’ordinanza del sindaco Vito Rizzo impone che da domani tabacchi, negozi di elettronica, prodotti per animali e per l’igiene, ferramenta, profumerie, lavanderie, ottici e rifornimenti di benzina chiudano alle 13. Anche il commissario straordinario di Termini Imerese, Antonio Lo Presti, ha emanato un’ordinanza, valida fino al 3 aprile che prevede la chiusura alle 18 nei giorni feriali di alimentari e supermercati. A Caltanissetta, invece. il sindaco Roberto Gambino ha disposto che gli esercizi commerciali ad eccezione di alimentari, supermercati e farmacie, chiudano entro le 14. A Trapani e in provincia le code per fare scorte alimentari sono lunghe, ma educate. Distanze di sicurezza rispettate e dipendenti a smistare la fila. Ad Agrigento all’esterno di un supermercato non sono mancati i momenti di tensione quando una donna ha scavalcato la fila ed è stata accerchiata e schiaffeggiata da un altro cliente.