Gds: “Incubo Coronavirus. I fondi europei per dare gli aiuti, ma la Regione teme lo scippo”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla questione dei fondi europei indirizzati alla Sicilia. È una partita che vale dai 3 ai 4 miliardi, quella che il governo nazionale e quello regionale hanno iniziato a giocare sotto traccia. Dall’esito di questa partita dipendono l’importo e il tipo di aiuti che verranno destinati a famiglie e imprese nel post-emergenza sanitaria. Il punto è che Roma – come da giorni ripete il ministro per il Sud. Giuseppe Provenzano – vorrebbe centralizzare la riprogrammazione e la gestione di tutte le risorse rimaste finora nei cassetti in ogni Regione. E Palazzo d’Orleans, forte dell’appoggio di tutto il centrodestra e – clamorosamente – anche dei grillini isolani è pronto a fare muro. Nel vertice che Musumeci e l’assessore all’Economia hanno avuto ieri con i leader del centrodestra la parola d’ordine è stata «difendere i fondi siciliani». Armao si dice ovviamente favorevole a modificare la programmazione cancellando programmi di spesa pensati «in tempo di pace» e riutilizzando tutto quanto è rimasto nei cassetti per «iniettare subito liquidità nel sistema economico siciliano». Ma prima, appunto, bisognerà evitare che i soldi tornino a Roma. E non a caso Alessandro Aricò, capogruppo di Diventerà Bellissima (il movimento di Musumeci) avverte: «Se con i soldi siciliani verrà finanziata anche la cassa integrazione al nord, sarà un fallimento per noi». Mentre il centrista Saverio Romano annuncia battaglia: «Il tentativo del governo nazionale di utilizzare i fondi delle regioni del Sud è da stigmatizzare». Il timore a Palermo è che Roma sia alla ricerca di quanti più fondi per finanziare le misure annunciate da Conte, che aveva messo sul piatto prima 25 miliardi e che in pochi giorni ha già previsto di raddoppiare questo budget. Per fotografare il livello dello scontro basta sottolineare il «fuoco amico» su Provenzano: «È ancora il ministro per il Sud? Come può chiedere di attingere ai fondi europei delle Regioni del Mezzogiorno, e in particolar modo della Sicilia, per finanziare gli interventi dell’emergenza in corso?» si chiede il deputato del Movimento 5 Stelle all’Ars, Luigi Sunseri, che parla di proposta inaccettabile. Provenzano ha avvertito la tensione e in serata ha rassicurato: «Non ci sarà alcuno spostamento di risorse dal sud al nord. Le Regioni potranno riprogrammare autonomamente i fondi europei. Oppure potranno contribuire al finanziamento di misure nazionali da sviluppare comunque al sud ricevendo in cambio una premialità». Provenzano non ha nascosto che «per noi bisogna usare tutto ciò che non è stato ancora impegnato e abbiamo avviato un monitoraggio ma per le Regioni è utilizzabile solo ciò che non è già legato a bandi in corso di pubblicazione. Ma questa partita può finire solo con un accordo con le Regioni».