Gds: “Incubo Coronavirus. I contagi in Sicilia sono a quota 38. Tutti riconducibili ad arrivi dal Nord”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla della situazione in Sicilia in relazione al Coronavirus. Salgono a 38 i contagiati da Covid 19 in Sicilia, con 12 casi in più nel giro di 24 ore, ma c’è anche una paziente guarita. Nel computo totale delle persone risultate infette, il bollettino della Regione parla di 8 degenti, tre a Palermo, altrettanti a Catania, uno a Messina e un altro a Caltanissetta, ma tra i dati, diffusi come di consueto alle 12 di ieri, non era stato ancora conteggiato il carabiniere ricoverato sempre nella giornata di ieri all’ospedale Civico di Palermo, né il medico pensionato attualmente in degenza a Messina. Sono invece 27, secondo il dispaccio regionale, i contagiati in isolamento domiciliare, ma a questi andrebbero aggiunte altre due persone: l’anziano risultato positivo all’ospedale Papardo e la moglie del pompiere di Sant’Agata di Militello ricoverato ieri a Barcellona Pozzo di Gotto, positiva al test come il marito. Quanto agli altri contagiati in isolamento, nel computo risultano ancora i due turisti bergamaschi a Palermo, una persona nel Siracusano e una ventina di casi nel Catanese, mentre da Ragusa arriva una buona notizia: una delle due donne in quarantena domestica, risultata positiva dopo il rientro da Codogno, è ufficialmente guarita, mentre la madre resta ancora annoverata tra i pazienti. Sul fronte ricoverati, l’Asp di Caltanissetta fa sapere che la dottoressa risultata positiva e trasferita venerdì scorso dall’ospedale di Sciacca al Sant’Elia «risulta stabile e tranquilla», mentre il bollettino regionale precisa che nessuno è in terapia intensiva e tutti i pazienti, compresi quelli in isolamento, «sono riconducibili al ceppo delle zone di focolaio del Nord Italia», in particolare, 12 casi possono esser ricondotti a un gruppo proveniente dal Friuli Venezia Giulia. Tra questi ultimi ci sono di certo i tre professori del dipartimento di Agraria dell’università di Catania, che lo scorso 20 febbraio avevano partecipato a un convegno a Udine, e altri 6 contagiati nell’area etnea venuti a contatto con loro, ma nessuno studente universitario, come ha spiegato ieri il rettore dell’ateneo, Francesco Priolo. Riconducibili al gruppo friulano sarebbero anche alcuni casi registrati a Misterbianco, mentre altri due contagiati catanesi potrebbero essere stati infettati da un concittadino ritornato dalla Germania. Dal Trentino proveniva invece il carabiniere ricoverato al Civico di Palermo, ma anche, secondo quanto annunciato ieri dal governo de La Valletta, una dodicenne italiana risultata positiva a Malta. Le autorità sanitarie della provincia di Trento hanno però fatto sapere di non aver «ricevuto fino a questo momento alcuna comunicazione ufficiale né dalla Repubblica di Malta né dalla Regione Sicilia che confermino eventuale contagio in turisti provenienti dal Trentino». Come se non bastasse l’allarme Covid 19, nell’Isola spuntano nuovi casi di H1N1, la cosiddetta febbre suina, che può essere trasmessa dai maiali all’uomo e che dal 2009 non ha mai abbandonato la Sicilia, causando diverse vittime. Una decina di persone contagiate da questo virus – per il quale esiste il vaccino – sono state infatti registrate fra Agrigento e Canicattì e, sottolinea il direttore sanitario dell’Asp agrigentina, Gaetano Mancuso, «trasferite nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta o a Palermo».