Gds: “Incubo Coronavirus. Ecco il decreto “Cura Italia”. Le opposizioni: «Va modificato»”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sul decreto “Cura Italia”. Il decreto introduce molte misure emergenziali, dalla cassa integrazione eccezionale per nove settimane al bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi, dalla proroga della scadenza di molti documenti compresa la patente alla sospensione dei mutui per le partite in difficoltà, dal rinvio di alcuni pagamenti fiscali e contributivi al blocco dei licenziamenti per due mesi, dai fondi stanziati per potenziare la Sanità al credito di imposta fino al 60% per l’affitto dei locali di botteghe e negozi. Ci sono poi misure per speciali assunzioni, soprattutto nel campo della Sanità ma anche per militari, ricercatori, funzionari tecnici per la biologia, la chimica e la fisica, assistenti tecnici per dare sostegno alle attività della didattica a distanza. Col decreto arrivano anche altri 400 milioni per i contratti di sviluppo. Poi ci sono altre misure come ad esempio il fatto che le polizze RcAuto saranno valide per un mese dopo la scadenza, anziché gli attuali 15 giorni. O che nei casi accertati di infezione da coronavirus in occasione di lavoro l’Inail tutelerà i lavoratori come se fossero infortunati. Tra le varie cose compare anche il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari. Il premier Conte ha fatto un punto con i capi delegazione sulle misure, e alla fine del vertice, il ministro dell’Economia Gualtieri ha detto che l’Italia potrebbe «essere tra i primi ad uscire da questa epidemia» e ripartire, aggiungendo che «i 600 euro per gli autonomi sono per marzo, poi ci sarà un intervento ad aprile». «Stiamo lavorando a misure per la liquidità anche delle imprese medio-grandi», ha assicurato Gualtieri. «Per i prossimi interventi anti-coronavirus che il governo punta a mettere in campo ad aprile, potrebbero essere utilizzati i fondi strutturali europei» ha poi affermato Gualtieri. Ma non c’è il via libera dall’opposizione: di fronte alle troppe criticità che ritengono di aver individuato. Salvini e Berlusconi hanno rotto la tregua e hanno minacciato di non votare il decreto se non sarà modificato. La Lega ha preteso che il decreto faccia tutti i passaggi nelle Commissioni, facendo infuriare Andrea Orlando del Pd. Anche perché il Parlamento deve trovare ancora le modalità per riunirsi, stante l’emergenza sanitaria. Leoluca Orlando in qualità di presidente di ANCI Sicilia ha chiesto al Governo di impegnarsi «a intervenire a sostegno dei Comuni varando disposizioni normative che liberino risorse». Da parte sua invece Confesercenti scrive ai sindaci siciliani per chiedere di prendere decisioni chiare e forti per aiutare le imprese a superare il grave momento di sofferenza, rinviando e riducendo le tasse comunali. A sua volta CNA Sicilia chiede il sostegno della Regione: «Servono misure più robuste e durature per non fare morire le imprese». Alessandro Albanese, vicepresidente di Sicindustria, pone invece in evidenza una contraddizione: «Mentre il Governo annuncia a gran voce la sospensione dei termini per il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, l’Inps fa esattamente l’opposto».