L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes: «Non saranno colpiti solo i poveri, come naturalmente ci si attende, ma anche il ceto medio-basso che, grazie al sommerso, riusciva a far quadrare i conti, anche se faticosamente. Penso alle famiglie monoreddito, ai pensionati con assegni da vera e propria sussistenza, ai coniugi separati con figli a carico e a tutti coloro ai quali l’economia “informale” dava una possibilità d’uscita dallo stagno della povertà. Pensare a un Nord virtuoso e a un Sud vizioso è un gravissimo errore. Se posso permettermi una semplificazione, forse eccessiva: il nero del Nord serve ad arricchirsi e ad evadere, quello del Sud a sopravvivere, di fronte alle “dimenticanze” dello Stato e alla mancanza di una seria politica di sviluppo. Migliaia di famiglie, esaurite provviste e soldi, si ritroveranno nel giro di qualche settimana a non poter fare la spesa e a non poter sfamare i propri figli. Ciò che si è verificato a Palermo è un primo segnale di ciò che potrebbe accadere su larga scala, e non dimentichiamo che anche il Nord ha la sua brava quota di poveri e di famiglie a rischio di povertà».