Gds: “Incubo Coronavirus: cicloamatori multati a Palermo. Ecco le denunce in Sicilia”

 

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla delle prime denunce in Sicilia per la violazione della quarantena. Il tribunale di Sciacca ha emesso due decreti penali di condanna per 1200 euro di multa l’uno a carico di due persone accusate di aver violato le disposizioni governative per il contenimento del Covid-19. È la prima condanna per violazioni delle disposizioni appena emanate in Sicilia. Un uono è stato trovato fuori casa senza una valida motivazione e un commerciante non ha rispettato la disposizione di tenere chiuso il proprio locale. In città, fino a nuove disposizioni, in ottemperanza delle indicazioni della Cei, saranno chiuse al pubblico le chiese parrocchiali e non parrocchiali e gli edifici di culto. A Palermo dieci cicloamatori sono stati sorpresi e denunciati dai carabinieri sulla strada statale 121, nella zona di Santa Caterina Villarmosa mentre si dirigevano in gruppo, in sella alla loro bici, verso Cefalù. Altre nove persone sono state denunciate tra Caltanissetta, Riesi e San Cataldo per avere violato i divieti. Intanto, per gli agenti penitenziari delle strutture carcerarie cittadine sono in arrivo 650 mascherine anticontagio. A Siracusa, l’amministratore di una società di Lentini faceva la cresta sulle mascherine protettive. È quanto scoperto dai finanzieri che lo hanno denunciato per averle vendute con ricarichi eccessivi (da 7 centesimi a 10 euro). È stato multato il titolare di una farmacia che non ha rispettato la normativa fornendo le indicazioni di utilizzo. L’indagine è scattata dalla segnalazione di un cittadino. I finanzieri hanno scoperto che le mascherine, di diversa tipologia, erano vendute fino a 20 euro al pezzo, ma erano state acquistate da un rivenditore all’ingrosso. Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ha annunciato di avere chiesto «alla direzione generale dell’Asp di considerare lo stabilimento del Trigona per la creazione di posti letto di terapia intensiva per gestire i casi più gravi». A Catania, notte di protesta nel carcere di piazza Lanza dove 80 detenuti hanno urlato, fatto rumore e appiccato il fuoco a lenzuola. La contestazione legata alle restrizioni imposte per il contenimento del Covid-19, è durata alcune ore ed è rientrata dopo una «mediazione» con la direzione e il capo della polizia penitenziaria dell’istituto. In città, sono complessivamente un centinaio i locali controllati dai vigili urbani. Sette pub, una sala bingo e quattro esercizi commerciali sono stati chiusi per violazione delle disposizioni del governo, tra cui la mancata osservanza delle distanze interpersonali. Agenti del commissariato Librino hanno denunciato 26 persone. Le forze dell’ordine hanno anche bloccato alcuni furgoncini che trasportavano braccianti perché evidentemente sovraffollati. La denuncia del segretario generale della Uila Sicilia, Nino Marino: «Non possiamo tacere. I prodotti della terra sono beni essenziali, ma ancor più essenziali sono i lavoratori della filiera agricola. In Sicilia, come altrove, rivendichiamo da tempo per loro più attenzione e rispetto». Sempre in tema di lavoro, la Uilm ha deciso di proclamare sciopero nello stabilimento St per denunciare il mancato raggiungimento di un accordo che realmente tuteli i lavoratori dal rischio di contagio da Covid 19. L’Ateneo ha avviato la distribuzione di una soluzione antibacterialhand gel, prodotta secondo le linee guida dell’Oms, sia nelle strutture universitarie, sia tra le forze dell’ordine e le associazioni. A Trapani, molte le difficoltà per il «Circo Acquatico» dei fratelli dell’Acqua di Mazara che ha bloccato anche tutte le attività circensi. Manca la fornitura di cibo per gli animali e c’è disagio per una ventina di persone, tra i quali quattro minori ed un ottantenne. Ad Enna, l’Asp riuscirà a produrre, attraverso la sua farmacia, una quantità sufficiente per le prossime quattro settimane di soluzione disinfettante, grazie ad una donazione del Gruppo Arena supermercati. Quello che mancava erano le grosse quantità di alcool a 96°, che è difficile da trovare e che il Gruppo Arena aveva e ha messo a disposizione. A Caltanissetta, una bandiera Tricolore e uno striscione con la scritta: «Restate a casa, ce la faremo» è stata affissa sulla facciata esterna della Questura di Caltanissetta, diretta da Giovanni Signer. Lo striscione, diviso in due parti, è sul balcone del primo piano della struttura. A Messina, l’ospedale di Lipari ha finalmente un posto letto di terapia intensiva. Ad annunciarlo è stato il direttore sanitario dell’Asp 5 Enzo Compagno che ha anche comunicato l’arrivo di due medici. La struttura è stata attrezzata per poter far fronte ad eventuali casi di sospetta positività al virus. A Tusa, piccolo borgo dei Nebrodi, la street band «Fanfaroma» ha lanciato l’idea suonando i brani affacciandosi alle finestre e ai balconi, eseguendo musica per un pubblico che ha ascoltato allungando la testa dietro le tendine. Il concerto ha avuto come protagonisti tutti quelli che avevano uno strumento in casa ed erano in grado di usarlo. A Ragusa, Bapr, la Banca Agricola Popolare ha approntato un’iniziativa specifica per i propri soci, sospendendo, per i prossimi mesi, le rate dei loro prestiti e dei loro mutui. La misura prevede che per tutti i loro finanziamenti rateali la quota capitale venga traslata alla fine del piano di ammortamento, mentre la quota interessi venga pagata in un’unica soluzione a partire da luglio.

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Redazione Ilovepalermocalcio