Gds: “Incubo Coronavirus. Cassa integrazione, accordo in Sicilia. Coro di consensi: «E’ una misura chiave». Musumeci: «Risultato importante»”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sull’accordo relativo alla Cassa integrazione in Sicilia. Governo regionale e parti sociali hanno raggiunto l’accordo per la cassa integrazione in deroga per i lavoratori colpiti dalla riduzione o dal fermo delle attività come conseguenza dell’emergenza sanitaria indotta dal Coronavirus. Il provvedimento, in applicazione del decreto «Cura Italia», riguarda nell’isola 250 mila lavoratori di tutti i settori e di tutte le tipologie contrattuali, anche quelle «atipiche», i lavoratori degli appalti, ma anche i lavoratori della pesca del commercio e dell’edilizia. L’accordo, firmato per via telematica sotto il coordinamento dell’assessorato regionale al Lavoro guidato da Antonio Scavone, prevede anche un percorso per garantire l’accelerazione dei pagamenti da parte dell’Inps. I datori di lavoro che in risposta alle disposizioni del Governo nazionale hanno sospeso la propria attività, potranno richiedere trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga dandone comunicazione alle organizzazioni sindacali. La cassa integrazione in deroga sarà concessa a tutti i dipendenti «in forza alla data del 23 febbraio 2020» esclusi i dirigenti e i lavoratori domestici come recita l’accordo firmato nel corso della riunione di ieri. Il trattamento può essere riconosciuto per un massimo di 9 settimane a partire dal 23 febbraio 2020 e limitatamente ai dipendenti già in forza in quella data. Le domande devono essere presentate dalle aziende o dai datori di lavori al Servizio centro per l’impiego competente nel territorio in cui ha sede legale o operativa il datore di lavoro. Chi ha più sedi in Sicilia deve inviare una domanda unica e sarà indirizzata al centro per l’impiego dove si trova l’unità con più dipendenti. «Risultato straordinario anche dal punto metolodogico», dice Scavone, «c’è stata la collaborazione di 49 soggetti diversi». «Un risultato soddisfacente che permette, grazie a procedure più semplificate e concertate con tutti gli interessati, di accelerare la corresponsione di un sostegno al reddito ai lavoratori sospesi e a rischio di espulsione dai processi produttivi» aggiunge il presidente della Regione, Nello Musumeci.