L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sul blitz della Guardia di Finanza contro gli sciacalli delle mascherine a Palermo. Gel disinfettanti per le mani e mascherine, in tempi di psicosi da coronavirus, sono merce rara. E così, in barba alla legge, lievitano i prezzi. Un mercato senza regole cavalcato da chi, facendo leva sul panico della gente, farebbe di tutto per arricchirsi. La Guardia di finanza non resta a guardare e intensifica i controlli per arginare le forme di sciacallaggio. Dal comando provinciale di Palermo delle fiamme gialle fanno sapere che «la normale attività di controllo, in queste ore, è stata intensificata. L’attenzione è molto alta anche se finora non abbiamo riscontrato casi particolari, ma la situazione è in divenire». Al setaccio stanno passando farmacie, erboristerie, centri commerciali e parafarmacie dove si potrebbero verificare illeciti amministrativi e penali in materia di disciplina del commercio. L’attenzione è rivolta specialmente ai piccoli paesi della provincia nei quali, talvolta, le farmacie o altri esercizi commerciali lavorano in regime di monopolio, essendo gli unici ad essere presenti nel territorio. Le sanzioni, caso per caso, possono essere davvero pesanti. «Il rispetto della normativa sulla disciplina del commercio comprende anche la pubblicità dei prezzi, qualora questi non siano esposti o non leggibili. In questo caso è prevista una sanzione amministrativa che varia da 500 a 3 mila euro che, in caso di recidiva, può prevedere la sospensione dell’attività», fanno sapere le Fiamme gialle palermitane. Non solo. In questi giorni di panico potrebbero verificarsi – ed è anche in tal senso che la Guardia di finanza vigila – «tre reati molto gravi. Tra cui l’aggiotaggio, ovvero nascondere la merce artatamente per far aumentare i prezzi, attuare manovre speculative per determinare un rincaro sul mercato, oppure la frode in commercio, quindi vendere un prodotto per quello che in realtà non è». Già due giorni fa la procura milanese ha aperto un fascicolo d’inchiesta per fermare gli sciacalli dei prezzi su mascherine e gel disinfettanti. Sui quali Federconsumatori Palermo ha da tempo lanciato l’allarme: «Su questi prodotti ci sono gravi fenomeni speculativi». Il presidente Lillo Vizzini aveva precisato, per fugare ogni dubbio, «che il prezzo di listino, quindi senza alcuno sconto, di una confezione di gel disinfettante per le mani di 80 ml è di 4,10 euro, mentre il prezzo della confezione di 250 ml è di 6,20 euro. Prezzi superiori non sono giustificati. L’unica maniera per scoraggiare il fenomeno consiste nel distribuire gel disinfettanti e mascherine nelle farmacie e parafarmacie in maniera puntuale, in grado di soddisfare l’aumento della domanda».