Gds: “Incubo Coronavirus. Altri tre nuovi casi. Sale a ventuno il numero totale dei malati in Sicilia”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sull’allarme Coronavirus in Sicilia. Salgono a ventuno i casi di contagio da Covid 19 in Sicilia, con tre nuove persone risultate positive nella giornata di ieri. Tra queste, un medico catanese, cardiologo all’ospedale Umberto I di Enna, attualmente in isolamento domiciliare nel capoluogo etneo, senza sintomi rilevanti. Il medico ha viaggiato nello stesso aereo che giorni fa ha portato nell’Isola la comitiva di turisti bergamaschi ospitati all’Hotel Mercure di Palermo: il gruppo dove sono stati riscontrati cinque contagiati, compresa la turista ricoverata a fine febbraio al Cervello, primo caso nel Sud Italia.A Catania ci sarebbero anche gli altri due nuovi casi di contagio, entrambi siciliani provenienti dal Nord Italia, tra cui uno studente fuori sede, anche se il condizionale resta d’obbligo perché la Regione, riguardo ai dati provincia per provincia, mantiene il massimo riserbo. Nel bollettino ufficiale trasmesso ieri all’Unità di crisi nazionale si contano 440 tamponi effettuati, di cui 404 negativi e 15 in attesa dei risultati, mentre i ricoverati salgono a sei, tre a Palermo e altrettanti a Catania, nessuno in terapia intensiva, in 15 restano in isolamento domiciliare. Nel dettaglio – non precisato dal dispaccio – due dei tre ricoverati a Palermo si trovano al Policlinico, l’altro al Cervello, ma non destano particolare preoccupazione, mentre i ricoverati nel capoluogo etneo si trovano tutti al Cannizzaro, e solo uno di loro ha la polmonite. Quanto agli altri casi registrati in Sicilia, bisogna spostarsi tra le provincie di Siracusa e Ragusa: due donne tornate a Scicli da Codogno per trovare i parenti e una donna rientrata a Lentini dal Bergamasco durante il carnevale. Intanto, l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, ha annunciato una richiesta a Roma per attivare 100 posti in più per la terapia intensiva, oltre ai circa 400 già disponibili.Razza ha anche precisato che l’Usmaf «sta intensificando in maniera significativa i controlli negli aeroporti. Ma andrebbero fatti pure nelle stazioni ferroviarie e nei porti. Su questo dobbiamo avere dal governo centrale una risposta e sono certo arriverà in tempi ragionevoli».