Gds: “Il valzer è finito, il Palermo finalmente ha una formazione tipo”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla squadra del Palermo che finalmente in stagione può contare su una formazione “tipo”.
Squadra che vince non si cambia…eppure una volta non era così. Sabato scorso il Palermo ha cambiato registro e il risultato è stato lo stesso delle altre volte: una vittoria, con una prestazione che rientra a pieno titolo tra le migliori in questa stagione, se non la migliore.
E adesso, dopo settimane di modifiche (spesso forzate) all’undici titolare, Filippi sembra avviato verso una formazione tipo. Quella vista nell’ultima partita al «Barbera», infatti, è stata la prima formazione «replicata» da una già vista in precedenza. Esattamente due settimane prima, sul campo della Fidelis Andria: Pelagotti in porta, Buttaro, Marconi e Perrotta in difesa, Almici e Valente sulle fasce con Odjer, De Rose e Dall’Oglio in mediana, Fella e Brunori in attacco. Gli stessi elementi scesi in campo ad Andria hanno messo piede sul terreno di gioco dal primo minuto contro la Paganese, dando gli stessi segnali positivi già visti in Puglia.
Il passaggio al 3-5-2 ha dato certezze al tecnico. Certezze che ora intende cementare, pur sapendo di avere a disposizioni alternative valide in caso di necessità. Come contro il Potenza, sfida in cui il Palermo ha dovuto rinunciare a De Rose per squalifica: in mezzo c‘è finito Odjer e al suo fianco, oltre a Dall’Oglio, ha giocato Luperini, che oggi appare in ritardo rispetto agli altri «concorrenti» per i tre posti a centrocampo. Situazione simile in attacco, dove Soleri continua a segnare partendo dalla panchina e prova a insidiare la coppia composta da Brunori e Fella, che però rimane in pole position per le due maglie in avanti. Il tutto, probabilmente, a scapito dei trequartisti. Se Floriano ha visto già da settimane ridursi lo spazio in campo, Silipo sta cercando di ritagliarsi una nuova dimensione partendo dalla panchina. Un gol e un assist nelle ultime due presenze da subentrato, due segnali che Filippi non ha potuto fare a meno di cogliere, pur avendo sottolineato al numero 10 alcune sbavature in fase di possesso palla. Errori che servono a crescere, ma anche entrando a gara in corso, Silipo ha dimostrato di sapersi rendere utile.