L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Tribunale che ha messo fine alla tragica storia del Catania.
Una morte annunciata da un lungo stato comatoso, poi alla fine, intorno alle 14, il Tribunale fallimentare ha deciso di staccare la spina con una lapidaria comunicazione con cui si disponeva «la cessazione dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda calcistica della Calcio Catania Spa». Un provvedimento travagliato dopo che già dal pomeriggio di venerdì c’era stato un confronto costante tra ciò che restava del Catania, cioè Maurizio Pellegrino, direttore dell’area sportiva, e i curatori fallimentari con il disperato tentativo di racimolare qualche decina di migliaia di euro per consentire di disputare la gara contro il Latina prevista in calendario oggi.
Un’affannosa ricerca di sponsor che aveva dato qualche frutto, la disponibilità addirittura di alcuni calciatori di rinunciare a parte degli stipendi e le assicurazioni, a distanza di Benedetto Mancini, la cui inaffidabilità ha fatto crollare il castello di carte, di essere pronto a firmare domani, con una settimana di ritardo. Ritardo che aveva spiazzato e messo in difficoltà i curatori che sui quei 500.000 euro avevano riposto tutte le speranze di arrivare a fine stagione regolare, con la squadra impegnata addirittura a rincorrere una posizione valida per i play-off, ma il banco è saltato e con esso l’esercizio provvisorio che avrebbe dovuto concludersi il 19 aprile.
A distanza di poche ore dal provvedimento del Tribunale, è arrivata anche la decisione tombale da parte della Figc che ha disposto la revoca dell’affiliazione e lo svincolo dei tesserati. Insomma, sul «Massimino» cala il silenzio più assoluto, preannunciato dalle difficoltà che emergevano già nei giorni scorsi e, non ultima, la mancata emissione dei biglietti per la prevendita. Tante le reazioni in città, comprese quelle più o meno opportune di sindaci, sospesi o ex, il vice sindaco Roberto Bonaccorsi pensa già al futuro: «È ora di riconoscersi tutti insieme nella missione di fare rinascere il calcio a Catania, più forte nei fondamentali economici e più saldo nei valori etici e sportivi, analogamente a quanto accaduto in tante altre realtà italiane, per esempio il Parma e la Fiorentina e altri club calcistici come il Palermo e il Bari».
E il fantacalcio cittadino ipotizza il ritorno in campo dell’ex presidente della Serie A (ma anche dei «Treni del gol»…) Nino Pulvirenti che potrebbe rilevare il Biancavilla e portare il titolo sotto il cielo rossazzurro. Oppure, fantasia ancora più estrema, una nuova apparizione di Mancini che con il suo Football Club Catania 1946 sarebbe già affiliato alla Lega dilettanti.