L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Giacomo Filippi, allenatore del Palermo:
«Ci credevo – ammette l’allenatore del Palermo – perché la squadra stava allenandosi bene, è stata molto unita, compatta e ha lavorato bene su cose semplici, banali, però essenziali. Giocare costantemente uno contro uno, raddoppiare sul compagno in difficoltà. I ragazzi sono stati monumentali, il merito va a loro. Santana è monumentale a Palermo, in Argentina e ovunque. È il capitano dentro e fuori, prima di entrare in campo ha caricato la squadra con un discorso da pelle d’oca. Quando è entrato, ha dato sprazzi di genialità. Il gol è qualcosa di unico».
«La squadra è allenata bene ed era allenata bene – prosegue il tecnico – sa tenere in campo. Bisognava solo annullare quei momenti di
black-out, quello che mi è piaciuto è che la difesa ha aggredito i loro attaccanti, anche in inferiorità numerica con Accardi e Valente, che hanno preso pure i centrocampisti. È stato ottimo anche Silipo, nella caratteristica in cui è meno forte. La difesa a tre era un’idea che ci balenava da tempo perché Crivello non si è allenato per un problema all’adduttore. Senza i terzini, qualcosa andava inventata».