L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Paolo Calafiore, allenatore di Marong ai tempi della Parmonval:
«Prendeva il pullman da Carini per gli allenamenti, a spese sue con i pochi soldi che gli davano alla comunità. Tentai l’impossibile per farlo tesserare, ma non aveva ancora compiuto i 18 anni e mancavano i documenti, dunque per un anno si allenò senza giocare».
«Insieme al suo tutor e alla comunità riuscimmo a sbloccare il tesseramento. Quell’anno venne trasferito a Piana degli Albanesi e l’ultimo pullman partiva alle 20. Se gli allenamenti finivano tardi, lo portavo io direttamente al centro, oppure lo facevo cenare e dormire a casa mia. Credevo tanto in lui e non avrei mai voluto interrompere il suo sogno. Anche perché quell’anno alla Parmonval in Eccellenza è stato strepitoso, ce lo avevano chiesto diverse squadre già a dicembre».
«Non mi aspettavo che in Serie D non lo prendessero proprio in considerazione, perché lo volevano anche Marsala e Troina che lo avrebbero fatto giocare. Non voglio giudicare, ma bisogna anche avere la simpatia dell’allenatore. Gli ho fatto i complimenti e mi ha ringraziato, è una bella soddisfazione. Ora deve seguire la sua strada: ha una casa, ha un procuratore, io posso dire di averlo portato al Palermo a firmare il contratto. Ha ancora potenzialità importanti, ma lo conosco e so che ha bisogno di fiducia. Se gliela si dà, allora può sbocciare definitivamente».