L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul sogno di Nicolò Maja.
Una passione per il Palermo sviluppata nel corso del tempo il desiderio di riuscire ad assistere a una partita della squadra del cuore. Un sogno che adesso per Nicolò Maja, unico sopravvissuto alla strage di Samarate del maggio scorso, potrebbe avverarsi: la società di Viale del Fante ha infatti invitato il ventiquattrenne a partecipare dal vivo al match che i rosa disputeranno in casa del Como il 1° maggio.
Il dramma si era consumato nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2022 quando Alessandro Maja, padre del giovane, aveva ucciso a colpi di martello la figlia minore Giulia, 16 anni, e la moglie Stefania Pivetta, per poi scagliarsi su Nicolò lasciandolo gravemente ferito: dopo un mese di lotta tra la vita e la morte il ragazzo è uscito dal coma, per poi tornare a casa a metà settembre. A causa dell’aggressione del padre il giovane può spostarsi solo con una sedia a rotelle e attualmente prosegue nel suo percorso di riabilitazione.
Fin dai primi giorni in ospedale il nonno di Nicolò aveva lanciato in televisione un appello rivolto al Palermo, squadra per cui il giovane fa il tifo pur non avendo mai vissuto nel capoluogo siciliano, chiedendo di inviare un videomessaggio di pronta guarigione nella speranza di accelerarne il risveglio: un invito subito raccolto dalla società, che sui suoi canali social ha condiviso un post in cui Accardi, Soleri e Somma manifestavano il loro affetto per Nicolo egli auguravano di non mollare.