L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Ivan Marconi, difensore del Palermo:
«Non voglio fare previsioni, non è giusto ed è prematuro adesso. Sicuramente a Monza e Cremona non è stato facile vincere subito, si può pure vincere tra due anni, ma l’obiettivo è cercare di costruire un gruppo coeso che possa far bene e dare soddisfazioni ai tifosi e alla società. Nella mia esperienza ho vinto un campionato in cui a metà stagione eravamo a -11, se avessimo mollato non ci saremmo riusciti. Bellusci? Lo ringrazio – prosegue Marconi – perché da lui ho potuto apprendere tante sfaccettature del calcio. Pur avendo la stessa età, ha giocato più di cento partite in A. Da uno come lui c’è solo da imparare. I suoi complimenti fanno piacere, poi essere considerato il miglior marcatore del campionato forse è esagerato. Però la marcatura sull’uomo è una delle mie qualità. Il Monza ha deciso di fare le proprie scelte, c’è stata quest’occasione col Palermo e non ci ho pensato due volte, ero convintissimo. Non è che ci fosse tanto da dire con Bellusci, quando gli ho detto della possibilità di andare a Palermo mi ha detto di andare perché è una bella piazza. Le sensazioni sono positive, da una settimana stiamo lavorando tanto a livello fisico e stiamo faticando abbastanza.
Conoscevo Boscaglia per fama, ha sempre giocato per vincere e reputo che in questa piazza sia uno dei migliori allenatori possibili. Ho la fortuna di trovarmi in un gruppo con tanti giocatori presenti dallo scorso anno, quindi si conoscono bene e mi sono integrato in maniera positiva.
Mi ritengo più un centrale, all’occorrenza ho fatto diverse volte il terzino, pur con i miei limiti. Non sono uno che attacca, non sono un fluidificante alla Theo Hernandez per intenderci. Prediligo la fase centrale e mi sento più a mio agio al centro della difesa. Qui il tifo è spettacolare. Speriamo che i tifosi, quando ci sarà il via libera da parte delle autorità, possano supportarci. Ho giocato contro i rosa da avversario e so quanto sia fondamentale questo pubblico».