“L’amicizia con Saraniti e il tifo per il Catania, per Caffo è un derby”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Pippo Caffo, patron della Vibonese e catanese d’origine.
«Certo, non come per la partita col Catania, ma questa partita la sento. Faremo di tutto per vincere. Una volta sì che si giocavano dei bei derby, in Serie A. Ora sono precipitate entrambe in terza serie e non è la stessa cosa. Né il Catania, né il Palermo, possono stare in Serie C. Il Palermo ha una bella squadra e un allenatore bravissimo, poi lì c’è il mio pupillo Saraniti. Gli ho dato io la chance per affermarsi e arrivare alle categorie superiori, è un ragazzo d’oro e con una grande famiglia. Lo conoscevo da quando era ragazzino, all’Acireale, quando ebbe un bruttissimo incidente. Si è sposato pure ad Acireale e io, anche se formalmente non sono stato il testimone, sono stato un suo compare. Anche più di un compare, in quel momento. Poi lui, quando è di passaggio, viene sempre a trovarmi con la moglie e le figlie. La piccola mi chiama pure nonno, io di nipoti ne ho già sette, una in più non mi dispiace di certo».
«Ne ho avuti tanti di bravi ragazzi palermitani. Qui ne abbiamo tre: Ambro, Plescia e Prezzabile, inoltre il nostro portiere (Marson, ndr) è cresciuto nella Primavera del Palermo e ora lo vogliono tutti. In passato ho avuto anche Silvestri che ora è all’Avellino. Mirri? Avrò il piacere di incontrarlo domani – conclude Caffo – grazie ad un mio collaboratore che si occupa di marketing, dato che indirettamente lavoro con lui per la pubblicità».