Gds: “Il peggior Palermo dell’era City Football Group”

Il peggior Palermo dell’era City Football Group. Non è un’opinione personale, ma un dato di fatto supportato dai numeri. La squadra rosanero, dopo 18 partite di campionato, ha raccolto appena 21 punti, mantenendo una media di 1,16 punti a partita. Salvatore Orifici, Giornale di Sicilia, sottolinea come questa media risulti compatibile con una lotta per evitare i play-out, una prospettiva impensabile rispetto alle ambizioni iniziali della società.

Un confronto con il passato più recente evidenzia il passo indietro. Alla prima stagione in Serie B, sotto la guida di Corini, il Palermo partì con un budget più ridotto e un organico meno attrezzato, ma riuscì comunque a chiudere il girone d’andata con 23 punti e una posizione ben lontana dalla zona retrocessione. Quella squadra, nata con il 4-3-3 e poi adattata al 3-5-2, mostrò capacità di adattamento e volontà di crescere, pur con qualche difficoltà iniziale.

Il Palermo attuale, invece, parte da presupposti diversi. Orifici mette in evidenza come il rafforzamento economico e tecnico operato nella scorsa stagione avesse portato i rosanero a chiudere le prime 18 giornate con 29 punti e una posizione stabile in zona play-off. Quella squadra vantava otto vittorie, cinque pareggi e cinque sconfitte, garantendo continuità di rendimento e facendo sperare in un salto di qualità.

La delusione di quest’anno, invece, si lega alla mancanza di risultati coerenti con l’investimento effettuato. Un aumento del 30% del budget per gli stipendi, quasi dieci milioni spesi sul mercato e obiettivi ambiziosi dichiarati in estate non hanno prodotto l’atteso «upgrade». Come osserva Orifici, il Palermo di oggi ha ottenuto meno punti rispetto alle due stagioni precedenti, nonostante una rosa sulla carta superiore.

Ora, la sfida contro il Bari nel match di Santo Stefano rappresenta una tappa fondamentale per provare a invertire la rotta. Orifici conclude ricordando che il Palermo ha bisogno di ritrovare identità e fiducia per cancellare le macchie di un campionato fin qui deludente, evitando che la stagione prenda una piega irreparabile.