L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla classifica di C e sul derby.
Un derby con prospettiva sul sorpasso. Il giro di boa si avvicina, ma per il Palermo diventa un’occasione sempre più ghiotta per avvicinarsi alla vetta. Tutto, però, passa dalla trasferta di domenica a Catania. Non una sfida come le altre, tanto più se si considera che tornerà il pubblico a più di otto anni di distanza dall’ultima volta. Non si sa ancora se torneranno i tifosi palermitani, in attesa della determinazione da parte dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.
Di certo, dopo l’ultimo turno di campionato, la sfida del «Massimino» assume un’importanza capitale per mantenere vive le ambizioni di promozione diretta in Serie B. Il risultato di ieri sera tra Avellino e Bari – un 1-1 con gol di Antenucci su rigore per la capolista e pari dell’ex rosa Kanoute per gli irpini nella ripresa – ha permesso agli uomini di Filippi di recuperare nuovamente terreno nei confronti della capolista (adesso a -5), annullando di fatto gli effetti nefasti della sconfitta rimediata sul campo del Picerno.
Lo schiaffo preso in Basilicata ha comunque prodotto i suoi effetti, con la vittoria nello scontro diretto col Monopoli e le speranze ancora vive di poter chiudere il 2021 davanti a tutti. La scalata, però, passa dal derby. Un derby che il Palermo non perde da dieci anni quasi esatti, dato che l’ultima sconfitta in terra etnea risale al 18 dicembre 2011. Un’altra epoca, con entrambe le squadre impegnate in Serie A. Da allora, sono arrivati tre pareggi e due successi per i rosanero. L’ultimo, nella passata stagione, firmato da Santana nell’esordio di Filippi sulla panchina palermitana. Se è vero che in questo decennio di sfide col Catania se ne sono disputate poche, è altrettanto vero che in queste poche occasioni il Palermo ha sempre strappato almeno un punto. Per continuare la rincorsa alla vetta, però, accontentarsi non basta.