PALERMO

Gds: “Il Palermo se va a segno per primo non perde”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che quando va a segno per primo non perde.

La gestione del vantaggio continua a rappresentare un tallone d’Achille per il Palermo, un limite che ha condizionato le ultime stagioni e che sta facendo capolino anche in quella corrente. Se i rosanero vogliono candidarsi seriamente alla promozione, sarà fondamentale evitare di lasciare per strada punti preziosi in situazioni favorevoli.

Un bilancio altalenante
Nelle prime 13 giornate di campionato, il Palermo non ha mai perso dopo essere passato in vantaggio, ma ha comunque lasciato sul campo 4 punti in due partite che avrebbero potuto chiudersi con una vittoria. A Modena, i rosa si sono fatti raggiungere dopo un primo tempo chiuso sul 2-0, mentre a Frosinone, dopo essere andati in vantaggio nei primi 15 minuti, non sono riusciti a riportarsi avanti dopo il pareggio avversario. Due pareggi che, contro squadre di bassa classifica, hanno rallentato la corsa del Palermo verso le posizioni di vertice.

Il confronto con le prime della classe
Le squadre al vertice, come il Pisa, il Sassuolo e lo Spezia, dimostrano una gestione impeccabile dei vantaggi. Il Pisa capolista ha ottenuto 8 vittorie su 8 partite in cui è passato avanti, mentre il Sassuolo vanta 8 successi e 3 pareggi, e lo Spezia 7 vittorie e 2 pareggi. Il Palermo, invece, oltre a dover lavorare sulla gestione del vantaggio, deve affrontare un problema a monte: trovare il vantaggio stesso. In 13 gare, Segre e compagni sono riusciti a segnare per primi in appena 6 occasioni, restando a secco in altre 6 partite.

Un problema storico
I numeri evidenziano che il periodo più critico per il Palermo, in termini di punti persi da situazione di vantaggio, è quello che va da fine novembre fino alla fine del campionato. Negli ultimi due anni, i rosa hanno lasciato per strada 20 punti su 25 nel 2022/23 e 23 su 23 nel 2023/24, spesso in modo rocambolesco. Partite come quelle contro Brescia, Parma, Cremonese e la “bestia nera” Pisa – capace di recuperare due reti al Palermo in ben tre occasioni dal 2022 – rimangono esempi lampanti di una fragilità che ha penalizzato fortemente la squadra.

Un futuro da costruire
Dionisi e il suo staff dovranno lavorare su questo aspetto cruciale per garantire maggiore solidità e continuità di rendimento. La capacità di chiudere le partite e mantenere i risultati è ciò che distingue le squadre che lottano per la promozione da quelle che restano a metà classifica. Per il Palermo, la strada è tracciata: serve più cinismo e concentrazione per trasformare i vantaggi in vittorie e avvicinarsi alle ambizioni dichiarate.

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Redazione Ilovepalermocalcio