Le statistiche parlano chiaro: il Palermo ha tirato ben 26 volte, ma anche stavolta la vittoria è rimasta un miraggio. Il Barbera, un tempo fortino inespugnabile, sembra ormai diventato un boomerang per i rosanero, che in sei partite casalinghe hanno raccolto una sola vittoria. L’ultimo a portarsi via un punto è stato il modesto ma combattivo Sampdoria, capace di approfittare di un errore fatale della difesa palermitana per sbloccare il risultato.
L’autore del gol doriano, Tutino, ha sfruttato una clamorosa incomprensione tra Baniya e Nikolaou, un regalo che ha gelato il già freddo pubblico del Barbera. I fischi non sono mancati, così come contro Cittadella e Salernitana, segno del malcontento crescente per una squadra che fatica a convincere.
Come scritto da Luigi Butera sul Giornale di Sicilia in edicola oggi, “Il Palermo negli ultimi metri continua a fare cilecca, un problema che rende vana ogni mole di gioco prodotta.”
La risposta del Palermo è arrivata al termine del primo tempo, grazie a una splendida conclusione di Di Francesco, che ha trovato il pari con un destro a giro deviato. Un gol che poteva dare la carica per la ripresa, ma i rosanero hanno continuato a soffrire negli ultimi metri, incapaci di concretizzare.
Ranocchia, scelto in regia al posto di Gomes, ha portato qualità e verticalizzazioni interessanti, ma la squadra ha alternato fiammate a lunghe pause, senza mai imporsi con continuità. Henry, schierato come terminale offensivo, ha lottato contro la difesa doriana ma non è riuscito a incidere, mentre gli innesti di Le Douaron, Vasic e Brunori non hanno portato i frutti sperati.
La Sampdoria, seppur rimaneggiata, si è difesa con ordine e ha trovato in Silvestri un portiere in formato Serie A, decisivo su più occasioni rosanero. Non sono mancati episodi arbitrali, tra cui un rosso revocato a Ferrari e un paio di palle gol clamorose nel finale, ma il risultato non è cambiato.
Il Barbera, dove quest’anno il Palermo ha vinto solo contro la Reggiana, continua a essere un enigma per la squadra di Dionisi, che non riesce a invertire la rotta. L’impressione è che non doveva andare così, e i tifosi lo fanno capire con i loro fischi.