L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che ieri ha pareggiato in casa contro il Benevento.
L’ennesimo pareggio del Palermo non dice nulla di nuovo. La squadra di Corini ha smarrito tutte le qualità che le avevano consentito non solo di puntare ai playoff ma anche di coltivare speranze di A. Palermo di un mese fa è un lontano ricordo. Oggi è una squadra che fatica contro tutte le avversarie, anche contro le più fragili come il Benevento. Il Palermo è una squadra che non pressa, che non vince un contrasto a centrocampo, anche ieri nessuno tra i rosa ha giocato senza palla e men che mai di prima.
Il fatto che Corini abbia cambiato nel secondo tempo tutti e tre i centrocampisti è un segnale preciso, oggi al Palermo mancano i giocatori che avrebbero dovuto fare la differenza, le teste pensanti. I migliori ieri Pigliacelli, il gladiatore Valente e il sorprendente Sala, che all’11’ aveva illuso il popolo rosanero con una battuta di destro dopo avere soffiato la palla dai piedi di Improta. Un gol che avrebbe potuto tagliare le gambe del Benevento e forse lo avrebbe fatto se il Palermo non avesse concesso al 28° una facile ripartenza agli ospiti. Sul cross a da destra di Improta, Farias ha anticipato Mateju ed ha segnato sul palo vicino con una conclusione incorsa molto angolata.
Il pareggio del Benevento ha mandato in tilt la squadra rosanero, che ha sofferto su ogni parte del campo, soprattutto sulla pressione degli ospiti, sbagliando nervosamente una lunga serie di appoggi, anche i più facili, con errori inspiegabili per giocatori professionisti. Come se, era accaduto anche col Cosenza, la palla fosse di piombo. Saric e Verre non sono mai riusciti a incidere. Valente e Sala hanno spinto generosamente ma ogni cross per Brunori è risultato fuori misura. La paura del Palermo ha dato coraggio al Benevento che ha manovrato in modo più fluido, ha sfiorato il gol di testa con Acampora c s’è guadagnato una lunga serie di corner vincendo tutti i duelli aerei sulle palle inattive. I cambi di Corini a centrocampo all’inizio della ripresa non hanno prodotto grandi risultati. Gomes ha giocato mezzala senza averne le qualità, il giro-palla con retropassaggio a Pigliacelli è stato estenuante in cerca di uno spiraglio tra le maglie ospiti e la partita ha vissuto lunghi e noiosi momenti di equilibrio.