L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sull’epilogo del Palermo, portato ai titoli di coda dai Tuttolomondo e dai loro assistenti. La città ha già metabolizzato la Serie D, del resto c’era poco da protestare questa volta, perché il “palazzo” non c’entrava niente. Le colpe dello scempio sono di Arkus e dei soggetti che si sono seduti nelle conferenza stampa per assicurare lunga vita al club rosanero. Il Palermo è morto e Tuttolomondo&C. sono scomparsi. Meglio così, farebbero bene a stare zitti, in quanto non hanno argomenti per ribattere né alla Covisoc né al curatore speciale. Possibile che anche la magistratura voglia vederci chiaro perché questa vicenda ha troppi punti oscuri.