L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul cambio nel cda del Palermo.
Daniele Mirri, padre del presidente rosanero Dario, si è dimesso dal cda di Hera Hora, la controllante del club di viale del Fante. Un’uscita silenziosa, quella del proprietario e fondatore della Damir, che continua a detenere il 50% delle quote e rimane l’azionista di maggioranza della società, ma senza più la presenza di Mirri senior nei quadri amministrativi.
«Mi sono dimesso già da giugno – è quanto dichiarato da Daniele Mirri – perché c’erano alcune cose che volevo chiarire. Io avevo votato per la liquidazione di Hera Hora, per evitare il recesso di Di Piazza». La liquidazione invece non c’è stata, perché in assemblea è arrivato il voto contrario non solo dell’italo-americano, ma anche di Mirri junior, che col suo 10% ha fatto da ago della bilancia nella votazione.
Il recesso dell’immobiliarista originario di San Giuseppe Jato, che sarebbe stato reso inefficace in caso di liquidazione, è poi divenuto effettivo nel mese di giugno ed è oggetto proprio in questi giorni di un contenzioso presso il Tribunale di Catania.