Gds: “Il crac del Palermo, sospensione revocata a uno degli indagati”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla revoca delle misure cautelari nei confronti di Antonio Atria, avvocato coinvolto nell’inchiesta relativa al fallimento del vecchio Palermo.
Era stato sospeso per un anno e aveva anche l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Adesso con un doppio provvedimento, del gip e del tribunale del riesame, il professionista è tornato di nuovo a svolgere il suo lavoro.
Il legale aveva avallato l’autoriciclaggio contestato ai Tuttolomondo
«Il coinvolgimento di Atria nella vicenda – scrive adesso il gip Lorenzo Jannelli -, può essere compatibile con quello del legale della società US Città di Palermo, prima (fino al 09 ottobre 2019), e, poi, della Sporting Network S.r.l. e Palermo Football Club S.p.A. Atria ha contestato l’appartenenza soggettiva delle condotte desumibili dalle intercettazioni – continua il giudice -, ed ha sostenuto che il contributo fornito al Tuttolomondo rientrava all’interno di un mandato difensivo attribuitogli da Bergamo, amministratore formale dell’US Città di Palermo, dietro sostanziale indicazione del medesimo Tuttolomondo, volto a contrastare, tra le altre cose, i rilievi che avevano portato in ambito fallimentare al rigetto della richiesta di con cordato preventivo del 21 agosto 2019 ed alla successiva dichiarazione di fallimento del 18 ottobre 2019».