L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sugli inglesi che “acquistarono” il Palermo un anno fa. L’inizio della fine per il Palermo, con Clive Richardson presidente, che poi decise di salutare tutti per dissidi con Emanuele Facile, altra pedina dell’operazione cessata il 14 febbraio con il passaggio delle quote a Daniela De Angeli. Richardson venne presentato sul canale Pop Economy, come dirigente di una società il cui giro d’affari era pari a «500 milioni di sterline». Il tutto orchestrato da Corrado Coen, mai apparso in prima persona a Palermo, ma smascherato da Richardson in una lunga lettera in cui annunciava le dimissioni. Oggi Richardson, stando al suo profilo Linkedin, è consulente di Athletic Venture Advisors e partner di Backroom Partners, altre società che si occupano di affari nel campo sportivo, proprio come la defunta Global Futures Sports. Lo scorso 10 settembre la compagnia britannica è stata definitivamente liquidata, mentre risulta ancora viva e operativa la «capogruppo» quotata sul listino Nex di Londra, la Sport Capital Group che per Belli non era necessariamente coinvolta nell’affare (era solamente proprietaria del Palermo…). La società è tornata ad occuparsi delle miniere di nichel e platino in Botswana.